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ACS, il presidente Rotondi detta la linea: “Bilanci in equilibrio e innovazione nei servizi per Avellino”.

Dopo settimane di silenzio dalla sua nomina, avvenuta lo scorso 15 luglio, il nuovo presidente di ACS, Gianluca Rotondi, ha rilasciato le sue prime dichiarazioni pubbliche. Al centro dell’intervento la stabilità economica della società che gestisce servizi essenziali per il Comune di Avellino e la prospettiva di un piano industriale orientato all’innovazione.

Bilanci sotto controllo

Rotondi ha innanzitutto rassicurato sullo stato finanziario di ACS, sottolineando l’impegno condiviso con l’amministrazione comunale e gli organi di vigilanza:  “Oggi la ricapitalizzazione è solo parzialmente necessaria. Stiamo collaborando con il Commissario Perrotta e i Sub Commissari, supportati dal commercialista dr. Peluso e dal revisore dr. Porcelli. Si tratta di una gestione oculata, senza perdite e completamente in pareggio: ACS non brucia soldi”.

Servizi quotidiani e nuove tecnologie

Il presidente ha inoltre rimarcato l’attenzione alla qualità dei servizi offerti e alla presenza costante sul territorio. Tra le novità, l’introduzione di un sistema di ticketing digitale che consentirà di monitorare ogni intervento, produrre report dettagliati e trasformare anche le richieste extra della Polizia Municipale in attività tracciabili e sostenibili.   “Erogiamo sia i servizi previsti dal contratto sia quelli su richiesta della Polizia Municipale. Con il nuovo sistema di ticketing riusciremo a rendere economicamente vantaggioso anche ciò che oggi viene gestito come semplice cortesia”.

Piano industriale e prospettive future

Guardando al domani, Rotondi ha annunciato un piano industriale che punta a innovazione e sviluppo, con possibili ricadute occupazionali:  “Sono previste nuove opportunità e possibili assunzioni, previa approvazione del socio. Tuttavia, dobbiamo mantenere i piedi per terra e concentrarci sul lavoro quotidiano. Il Comune e gli avellinesi stanno vivendo una fase di forte disagio: sarà necessario qualche sacrificio, ma confido in nuove possibilità di rilancio”.   Il presidente ha concluso ribadendo la propria volontà di guidare ACS in una fase di consolidamento e crescita:  “Resterò al comando finché mi sarà consentito, conducendo l’azienda verso una gestione strutturata e proiettata allo sviluppo”.

di Marco Iandolo

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