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Avellino, l’Assunta tra fede e politica: la città cerca la sua guida.

In AVELLINO, CAMPANIA
Agosto 15, 2025
Quanto all’accoglienza ricevuta, la Commissaria Perrotta ha sorriso: “Ho avvertito tanta simpatia e calore”.

La festa dell’Assunta ad Avellino, tradizionalmente il cuore delle celebrazioni religiose cittadine, quest’anno si è caricata di un significato politico e istituzionale ancora più forte. Nella Cattedrale gremita, con il vescovo Arturo Aiello a presiedere la celebrazione, non c’erano soltanto i fedeli: la processione è stata infatti lo specchio di una città in cerca di punti di riferimento, tra commissariamento e assenze politiche. A indossare la fascia tricolore è stata la Commissaria straordinaria Giuliana Perrotta, affiancata dal questore Pasquale Picone. Nessun sindaco, nessun Consiglio comunale: le istituzioni locali restano sospese in una fase di transizione. “È importante che le istituzioni siano vicine alla comunità, soprattutto in una ricorrenza così sentita”, ha dichiarato la Perrotta, intercettata dai cronisti, sottolineando il valore simbolico della sua presenza. Non sono mancate, però, le presenze politiche: Gianluca Festa e Laura Nargi, gli ex sindaci protagonisti delle ultime stagioni amministrative, si sono affacciati alla processione. Separati, rigorosamente distanti, ma entrambi presenti, a dimostrare che le loro voci non intendono spegnersi nel silenzio del commissariamento. Con loro, anche numerosi ex consiglieri comunali: segno che la città non ha smesso di interrogarsi sul futuro politico e amministrativo. Le celebrazioni, quest’anno, sono sobrie: niente luminarie, niente fuochi, niente concertone. Ma anche qui la Commissaria ha dato una lettura positiva: “È una festa più intima, più autentica, più profonda”. Una visione che vuole marcare una distanza dalla spettacolarizzazione delle passate edizioni, rimettendo al centro il carattere religioso e comunitario. Sul fronte amministrativo, Perrotta non si è sottratta alle domande sul Centro per l’Autismo, tema sensibile per l’intera città: “È una delle priorità. Dopo un confronto con gli uffici tecnici, mi sembra non ci siano più ostacoli rilevanti”. Una dichiarazione che suona come un impegno concreto, in un momento in cui Avellino attende risposte chiare e progetti definiti. Quanto all’accoglienza ricevuta, la Commissaria ha sorriso: “Ho avvertito tanta simpatia e calore”. Un segnale di fiducia, ma anche una sfida: trasformare quel calore in consenso istituzionale e in un’amministrazione capace di traghettare Avellino verso una nuova stagione politica.

di Marco Iandolo