Nuove Cronache

Avellino, parte il progetto “Turismo delle Radici”: rilancio e identità per un’Irpinia che guarda al futuro.

Unire memoria, identità e sviluppo per riportare valore in una terra che ha dato molto al Paese ma che negli anni ha pagato un prezzo alto in termini di spopolamento. È questo l’obiettivo del progetto pilota “Turismo delle Radici”, presentato ad Avellino dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi insieme al ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani. L’iniziativa si inserisce in una più ampia strategia nazionale che mira a coinvolgere gli italiani all’estero e i loro discendenti, invitandoli a riscoprire le proprie origini e i territori da cui partono le loro storie familiari. L’Irpinia, con il suo patrimonio culturale e paesaggistico, diventa così laboratorio privilegiato di un modello di sviluppo basato sulla memoria e sulle comunità. Il progetto prevede interventi mirati per migliorare la fruibilità dei centri storici, recuperare percorsi storico-religiosi e potenziare infrastrutture fondamentali, dal trasporto ferroviario alla mobilità sostenibile. Un programma che punta a rafforzare l’attrattività della provincia irpina e a trasformarla in meta di un turismo slow, identitario e rispettoso dei luoghi. Secondo Piantedosi e Tajani, la valorizzazione del territorio non è solo una scelta culturale, ma anche una leva per la crescita economica e sociale. “Vogliamo offrire una concreta occasione di rilancio – hanno sottolineato – in una terra che custodisce un patrimonio unico, troppo spesso poco conosciuto”. Al centro del progetto ci sono tre parole chiave: coesione sociale, sviluppo socio-economico e sicurezza, obiettivi sui quali il Governo assicura il proprio impegno continuativo. Il “Turismo delle Radici” diventa così una testimonianza tangibile di come la memoria possa tradursi in opportunità, e di come il recupero dell’identità territoriale possa diventare motore di crescita per comunità che vogliono tornare protagoniste.

di Fausto Sacco

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