“Più che distanza bisogna riallacciare i nodi di quella che è la passione per la politica e restituire una politica forte, anche attraverso soggetti intermedi. C’è bisogno di partiti che tornino a fare il loro lavoro”. Con queste parole il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha aperto il suo intervento ad Avellino, nella sala Ciriaco De Mita dell’ex Carcere Borbonico, in occasione della tavola rotonda “Crisi della politica e dei partiti: una questione moralità, la legalità”, moderata dal direttore del Quotidiano del Sud – Corriere dell’Irpinia Gianni Festa. Un confronto acceso, al quale hanno preso parte il vicepresidente della Giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, l’ex senatore Enzo De Luca, il deputato del Partito Democratico Toni Ricciardi, l’ex parlamentare Cosimo Sibilia, l’onorevole di Fratelli d’Italia Gianfranco Rotondi e il deputato del Movimento 5 Stelle Michele Gubitosa. Parlando del quadro politico in vista delle prossime sfide elettorali, Piantedosi ha confermato che nel centrodestra si va verso la scelta di un candidato civico: “Se l’ha detto Martusciello sarà proprio così. Credo che siamo ormai alla stretta finale e che sarà quella la direzione. Le ultime ore possono sempre riservare sorprese, ma non credo”. Il ministro si è soffermato anche sulla possibile alleanza nel centrosinistra tra Roberto Fico e Vincenzo De Luca, definendola “abbondantemente commentata” e sottolineando come presenti elementi di contraddizione rispetto alle posizioni del passato: “La politica è fatta anche di questo, di riconciliazioni su temi che in passato avevano diviso. Vedremo se sarà un’alleanza innaturale o se il tempo avrà fatto il suo corso”. Dal palco dell’ex Carcere Borbonico, dunque, Piantedosi ha lanciato un messaggio chiaro: per superare la crisi della politica e dei partiti occorre ritrovare passione e credibilità, restituendo ai cittadini un sistema di rappresentanza solido e capace di interpretare le sfide del presente.
di Marco Iandolo
