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Cinghiali nel Parco del Matese: allevatori allo stremo. Errico: “Norme del 1923, serve un intervento immediato”.

In BENEVENTO, CAMPANIA
Dicembre 08, 2025
Pascoli devastati e aziende in difficoltà

Nel Parco Nazionale del Matese cresce l’allarme per i continui danni provocati dai cinghiali. Gli allevatori di Roccamandolfi denunciano una situazione ormai fuori controllo: interi ettari di pascoli devastati, costi in aumento e attività messe a rischio. A complicare ulteriormente il quadro, secondo gli operatori, ci sono norme sulla monticazione considerate obsolete e non più adeguate alla realtà attuale. La disciplina vigente fa riferimento al Regio Decreto 3267 del 1923, una normativa ritenuta ormai superata e incapace di tenere conto dei mutamenti climatici, delle esigenze sanitarie e della gestione dei terreni privati. Gli allevatori segnalano inoltre che l’applicazione rigida di tali regole può comportare pesanti sanzioni, aggravando ulteriormente una situazione già difficile.  A farsi portavoce del malcontento è il consigliere regionale di Forza Italia Fernando Errico, che rilancia l’allarme lanciato dagli allevatori del Matese. “La situazione è divenuta insostenibile – afferma –. Ogni giorno si registrano nuovi danni ai pascoli, mentre agli allevatori vengono imposte norme vetuste che non rispondono più alle esigenze del settore”.  Errico sottolinea come la proroga al pascolo concessa dalla Regione Molise fino al 15 dicembre 2025 sia insufficiente e chiede un’azione immediata e coordinata tra Regione Campania, Regione Molise ed Ente Parco.   Secondo Errico, servono interventi urgenti: aggiornamento della normativa sulla monticazione, deroghe per le aree più colpite e un piano straordinario di contenimento della fauna selvatica, diventata una minaccia per gli ecosistemi e per le aziende agricole. Il consigliere raccoglie l’appello dell’allevatore Vitalino Scasserra, che da tempo denuncia ritardi e promesse non mantenute. Gli allevatori non chiedono privilegi, ma condizioni di lavoro sicure e dignitose. Errico annuncia che si farà promotore di una proposta normativa per adeguare le regole ai tempi e garantire controlli più efficaci sulla fauna selvatica. “Il Matese – conclude – merita risposte immediate e concrete, non ulteriori rinvii”.

di Marco Iandolo