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Fine dell’era De Luca, domani la proclamazione di Roberto Fico alla guida della Regione Campania.

In CAMPANIA, IN EVIDENZA, NAPOLI, POLITICA, SALERNO
Dicembre 08, 2025
Gli uffici di Palazzo Santa Lucia già pronti per il cambio di consegne. Si chiude un decennio di potere, ma l’ex governatore non sembra intenzionato a lasciare la scena politica. Nel 2026 possibile ritorno sulla scena locale a Salerno.

Dal 31 maggio 2015 al 9 dicembre 2025: dieci anni e mezzo di governo regionale. Tanto è durata l’era di Vincenzo De Luca alla guida della Campania, un periodo segnato da centralità politica, consenso solido, scontri istituzionali e un modello amministrativo spesso polarizzante. Domani, con la proclamazione ufficiale di Roberto Fico, si chiuderà una delle stagioni più longeve e discusse della politica meridionale.   A Palazzo Santa Lucia, sede della Regione Campania, il passaggio di consegne è già in atto da giorni: uffici svuotati, stanze riallestite e staff in fase di transizione per accogliere la nuova squadra. Lo spirito è quello dei cambi di epoca, più che dei semplici cambi di legislatura.

L’ascesa di Roberto Fico

La vittoria di Fico — sostenuto da un’ampia coalizione progressista — ha segnato a novembre un punto di svolta. La sua proclamazione, attesa per domani, sancirà non solo l’inizio di una nuova amministrazione, ma anche il ritorno in Campania di un profilo politico nazionale, già presidente della Camera e figura di riferimento del Movimento 5 Stelle.  Nei corridoi regionali si parla già della composizione della futura giunta, delle prime misure programmatiche e dell’impronta che Fico vorrà dare sin da subito ai dossier più sensibili: sanità, trasporti, politiche sociali, fondi europei.

De Luca: un decennio che finisce, un ruolo che non scompare

La conclusione del secondo mandato non coincide, però, con un addio. Chi conosce i ritmi della politica campana sa bene che De Luca difficilmente si farà da parte. Nella prima fase del governo Fico, l’ex presidente potrebbe mantenere un ruolo di influenza non dichiarata ma concreta, specie nei rapporti interni alla coalizione di centro-sinistra.  Sul piano istituzionale, invece, si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile ritorno al Comune di Salerno e, subito dopo, alla Provincia. Due enti chiave in un territorio dove De Luca e la sua famiglia politica rappresentano da decenni una struttura radicata, capillare e organizzata.  Le elezioni amministrative del 2026, in questo senso, potrebbero segnare un nuovo capitolo della sua carriera, proiettando l’ex governatore nuovamente nel cuore della scena locale.

Una transizione osservata con attenzione

L’arrivo di Fico, accompagnato da un mandato forte, e la presenza ancora ingombrante di De Luca creano un quadro inedito per la Campania.  Da un lato, un nuovo presidente che mira a cambiare stile e priorità; dall’altro, un leader uscente determinato a non perdere peso politico.  La convivenza tra queste due forze — una istituzionalmente attiva, l’altra politicamente ancora vivace — sarà uno degli elementi più osservati nei prossimi mesi. Per capire davvero se quella che inizia è una nuova stagione o solo una variazione sul tema.

di Marco Iandolo