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La violenza dei pacifisti.

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Le scene che sono apparse ieri nei principali telegiornali e sui siti delle agenzie giornalistiche hanno mostrato situazioni di una violenza furiosa da parte dei partecipanti alla marcia pro Palestina che, nonostante il divieto, si è tenuta per le strade del centro di Roma sabato 5 ottobre-  Foto e video hanno mostrato energumeni incappucciati che hanno addirittura divelto un palo segnaletico e lo hanno lanciato contro le forze di polizia. Grazie alla professionalità dei poliziotti non ci sono stati morti ma il maggior numero dei feriti si sono avuti tra le forze dell’ordine, 30 poliziotti e 4 manifestanti.  Pacifisti che invocano il cessare delle operazioni di guerra, che utilizzano la violenza, le bombe e altre armi proprie ed improprie è una incredibile e assurda incongruenza. Questi pseudo pacifisti non esitano a colpire gli esponenti delle forze dell’ordine, distruggere strade, arredi urbani, autovetture e tutto ciò che trovano sul loro percorso. Partono dalle loro case con mazze, bastoni, bombe, coltelli, caschi integrali, a dimostrazione della premeditazione del loro operato. Attaccano le forze dell’ordine che si possono solo difendere. Pacifisti che oltre ad essere individui che voglio imporsi con la violenza, esprimono con la veemenza il loro odio verso gli altri, addirittura un popolo intero come nel caso degli ebrei. E’ fin troppo facile fare un paragone con il nazismo, ma la realtà è questa. L’odio di razza era un prodotto dell’ideologia nazista supportata dal fascismo. Sono loro i nuovi nazi-fascisti. Qualcuno potrà obbiettare che il corteo era partito con intenzioni pacifiche e poi un gruppo di facinorosi ha scatenato la guerriglia: è una pura considerazione ipocrita e che mistifica la verità. Nel caso della manifestazione pro-Palestina si deve ricordare che le Autorità di Polizia e amministrative avevano vietato ogni tipo di manifestazione perché ritenute pericolose per l’ordine pubblico. Divieto, per quei giorni, non certo divieto assoluto. In Italia, rispetto a paesi come la Russia, l’Iran, la Cina è consentito e tutelato il  diritto ad esprimere in pubblico ed in privato, le proprie opinioni, quindi i comitati organizzativi della manifestazione avrebbero potuto scegliere altre date ed altre sedi per esercitare un diritto che non sarebbe stato negato. Hanno preferito infrangere la legge ben sapendo a quali conseguenze e situazioni di violenza si sarebbe potuti giungere. Sulle loro coscienze grava quanto è successo; sono stati i mandanti della violenza e i sodali della guerriglia antidemocratica e facinorosa. Se la spirale di odio che sta attraversando la società mondiale ha veramente tanti padri, sicuramento i pacifisti e quelli che si ritengono antifascisti hanno gravi e specifiche responsabilità.

di Domenico Salerno

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