La notizia della scomparsa dell’avvocato Roberto Zazza ha profondamente commosso il panorama politico e legale italiano. Personalità eminentemente rispettata sia per il suo rigore etico sia per la profondità della sua erudizione giuridica, Zazza ha rappresentato un faro di saggezza per il partito Fratelli d’Italia, contribuendo significativamente ai dibattiti nazionali sull’ammodernamento e riforma del sistema politico e dello Stato.
Il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ha espresso il suo dolore e quello della comunità di Fratelli d’Italia per questa perdita, sottolineando l’importante ruolo di Zazza come consulente legale nel partito e come intellectuale profondamente impegnato nella vita civile della nazione. Rampelli ha ricordato come Zazza non solo fosse stimato per la sua eccezionale competenza nel diritto amministrativo, ma anche per il suo infaticabile impegno nell’associazionismo forense. Tra i primi ad aderire a Fratelli d’Italia nel 2013, ha lasciato un’impronta indelebile nella struttura del partito, redigendo il Regolamento del comitato di garanzia e guidando molteplici iniziative per il riconoscimento e il miglioramento delle condizioni delle professioni liberali.
La carriera di Zazza è stata segnata da incarichi prestigiosi, come la sua nomina a membro del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel), su indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Fuori dai confini partitici, ha fondato l’Unione Italiana Forense ed è stato presidente del Forum delle Professioni. Autore di numerosi saggi e compendi, Zazza si è sempre distinto per la sua lotta a favore del rafforzamento della professione giuridica e per la valorizzazione delle arti liberali, sia sotto l’aspetto sociale che economico.
Oltre alla perdita di un acuto giurista, la comunità politica e umana piange un uomo le cui qualità umane e professionali hanno illuminato le aule del diritto e i corridoi della politica con ugual misura e dignità. A dicembre, poco prima della sua scomparsa, il partito Fratelli d’Italia gli ha conferito la “medaglia della riconoscenza”, riconoscendo il suo impegno e la passione con cui ha servito il suo paese.
Le condoglianze espressamente rivolte alla sua famiglia e all’ambiente forense riflettono il vuoto lasciato da una persona la cui vita è stata dedicata al miglioramento della società attraverso l’applicazione del diritto e la promozione del dibattito civile e politico. Il panorama italiano rimane orfano di uno dei suoi più fervidi pensatori e attivisti, un uomo che ha dedicato la sua vita alla causa della giustizia e all’ideale di uno Stato più giusto e funzionale.
In questo momento di lutto, riflettiamo sul contributo di Roberto Zazza alla nostra società, sperando che il suo esempio possa continuare a ispirare le future generazioni di giuristi, politici e cittadini attivi. La sua eredità sarà custodita nella continuità delle idee che ha promosso e nelle strutture che ha aiutato a costruire o migliorare, testimonianza vivente del suo incrollabile impegno per un’Italia migliore.
