Nella mattinata odierna, su disposizione della Procura della Repubblica di Matera, la Sezione di Polizia Giudiziaria (Polizia di Stato e Carabinieri) ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone. Secondo l’ipotesi accusatoria, gli indagati – attraverso società e ditte formalmente attive nei settori agricolo ed edile – avrebbero organizzato un sistema volto a favorire l’ingresso e la permanenza in Italia di cittadini extracomunitari, in prevalenza egiziani, dietro il pagamento di somme comprese tra 8.000 e 10.000 euro per ciascun migrante. L’indagine, avviata a seguito di una segnalazione dell’Ambasciata italiana al Cairo, ha fatto emergere l’utilizzo di documenti falsi riconducibili ai “nulla osta” per lavoro stagionale, con date e protocolli incongruenti rispetto a quelli ufficialmente emessi dalla Prefettura di Matera. In più casi, le promesse di assunzione erano collegate ad aziende inattive o prive di reale operatività; una volta giunti in Italia, diversi stranieri non risultavano regolarmente assunti, restando così in condizioni di irregolarità e vulnerabilità. Le misure cautelari, disposte dal G.I.P. del Tribunale di Matera, riguardano:
- 3 custodie cautelari in carcere
- 1 arresto domiciliare
I reati contestati sono: favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, truffa aggravata e falsità in atti amministrativi. Le persone offese individuate finora sono oltre 20 cittadini egiziani, che avrebbero versato somme per migliaia di euro ciascuno. Le indagini proseguono per ricostruire i flussi economici, le posizioni delle vittime e l’eventuale coinvolgimento di altri soggetti. Si precisa che le misure cautelari si fondano su ipotesi accusatorie allo stato degli atti e che gli indagati sono da ritenersi non colpevoli fino a sentenza definitiva.
di Marco Iandolo
