“Il Pd in Campania è vivo e darà un contributo decisivo alla coalizione per un’alternativa di Governo nazionale alla destra”. Con queste parole Piero De Luca ha salutato la sua elezione a segretario regionale del Partito Democratico, avvenuta nel corso dell’assemblea che lo ha proclamato ufficialmente dopo il congresso regionale svoltosi sabato scorso. Per il PD campano si tratta di una nuova fase politica: dopo anni di commissariamento, il partito torna a una guida eletta, con l’obiettivo dichiarato di rilanciare la presenza democratica sui territori e rafforzare il radicamento locale. “Dopo anni di commissariamento – ha dichiarato De Luca – il Pd rimette in moto il motore, mette in cammino la comunità democratica che è viva, che con orgoglio riparte, soprattutto con l’energia e la passione dei propri militanti, dei segretari di circolo, degli amministratori locali e di tutti coloro che hanno contribuito a questa ripartenza con un congresso unitario, di maturità e di senso di responsabilità”. L’assemblea ha inoltre eletto la nuova direzione regionale, composta da rappresentanti provenienti da tutte le province della Campania, a testimonianza della volontà di costruire un partito coeso e inclusivo. Tra i componenti figurano, tra gli altri, Fulvio Bonavitacola, Mario Casillo, Maurizio Petracca, Caterina Lengua, Giuseppe Lanzara, Antonio Marciano, Margherita Siani e Giosuè Starita, insieme a molti amministratori e dirigenti locali. La nascita della nuova direzione consolida l’assetto politico del partito sul territorio e segna la fine di una lunga fase di transizione. L’elezione di De Luca, figlio del presidente della Regione Vincenzo De Luca, conferma anche il peso della corrente deluchiana all’interno del PD campano, ma con un’impostazione che punta alla unità e al rilancio del progetto riformista. Con la guida di Piero De Luca, il PD in Campania mira ora a rafforzare il proprio ruolo nella coalizione di centrosinistra in vista delle prossime scadenze elettorali, con l’obiettivo di costruire un’alternativa solida e credibile al governo della destra.
di Marco Iandolo
