Una tragedia familiare ha scosso il centro storico di Napoli nella mattinata di ieri. In un’abitazione di vico Santo Spirito, a due passi da Piazza Plebiscito, un uomo di 75 anni, Raffaele Poce, ex guardia giurata, avrebbe sparato al fratello maggiore, Franco, 80 anni, per poi rivolgere l’arma contro sé stesso. Entrambi sono stati ritrovati privi di vita all’interno dell’appartamento in cui viveva la vittima. A lanciare l’allarme sarebbero stati alcuni vicini, preoccupati dal rumore degli spari e dall’assenza di segnali di vita. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia di Stato, che hanno avviato le indagini. Secondo le prime ricostruzioni, l’ipotesi più accreditata dagli inquirenti è quella di un omicidio-suicidio. Raffaele Poce, secondo quanto si apprende da fonti investigative, possedeva una pistola a tamburo, con cui avrebbe sparato al fratello Franco, ex sagrestano della chiesa di Santa Maria degli Angeli. L’arma sarebbe stata detenuta illegalmente. Dopo aver premuto il grilletto, l’ex guardia giurata si sarebbe tolto la vita con un colpo alla testa. Entrambi gli uomini, secondo quanto riferito da persone che li conoscevano, erano affetti da gravi problemi di salute. Raffaele era solito far visita al fratello, che viveva da solo in condizioni di particolare disagio. Non si esclude che il gesto possa essere maturato proprio in un contesto di sofferenza, isolamento e disperazione. Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze nel quartiere e attendono i risultati degli esami medico-legali per chiarire ulteriormente la dinamica dell’accaduto. La tragedia ha suscitato sgomento tra i residenti della zona, che descrivono i due fratelli come persone riservate ma unite da un legame profondo.
di Marco Iandolo
