Nuove Cronache

NdC, Mastella lancia il nuovo organigramma regionale in Campania: “Squadra pronta, basta veti e giochi di potere”.

#image_title

In vista delle elezioni regionali d’autunno, Noi di Centro definisce il suo nuovo assetto organizzativo in Campania. A ufficializzarlo è il leader nazionale Clemente Mastella, che annuncia la composizione dell’organigramma regionale, sottolineando la prontezza del partito e l’urgenza di abbandonare logiche di stallo e personalismi.  Il nuovo coordinatore regionale sarà Pasquale Giuditta, già parlamentare e attuale sindaco, figura di esperienza amministrativa e politica. A Napoli, il coordinamento provinciale è affidato a Peppe Barra, già primo cittadino di Cardito, mentre la guida per Napoli città passa ad Angela Baiano, consigliera della Municipalità di Pianura.   A Salerno, il partito si affida all’avvocato Sergio Parisi, già sindaco di Palomonte. In provincia di Caserta, il coordinamento va a Giuseppe Micco, commercialista e profondo conoscitore della macchina amministrativa, con competenze specifiche nella revisione contabile degli enti locali e nella pianificazione turistica sostenibile. Conferma ad Avellino per Guerino Gazzella, mentre a Benevento restano al vertice Marcella Sorrentino come segretaria provinciale e Giuseppe Ricci come presidente.   “Noi siamo pronti con un organigramma definito, una valida classe dirigente e una rete di amministratori che lavorano nei territori”, ha dichiarato Mastella. “Ma mentre i granelli della clessidra scorrono, altrove si continua ad arzigogolare in modo asfittico. Non è ancora chiaro né il perimetro di gioco né la squadra. Questo surreale gioco dell’oca, in cui si torna sempre al punto di partenza, deve finire e deve finire adesso”.  Parole nette anche sul quadro politico regionale, che Mastella descrive come bloccato da logiche autoreferenziali e da una visione “tolemaica” del potere.    “Le regionali non sono un triangolare di ping pong tra Pd, Cinque Stelle e De Luca. La Campania non gira intorno a nessuno e nessuno l’ha ricevuta in dote per diritto divino. Serve spirito di squadra, non personalismi. Io per primo, pur essendo osteggiato da tutti i partiti a Benevento, compreso il Pd, non cado nella trappola dei veti, perché la politica dei veti non porta voti”.  Un appello chiaro, quindi, alla responsabilità e alla coesione, per non vanificare il lavoro fatto sul territorio.  “Tenere ancora in ostaggio una squadra pronta a partire sarebbe un delitto politico”, ha concluso il segretario nazionale di Noi di Centro.

di Marco Iandolo

Exit mobile version