Nel cuore di Torino si erge un esempio eclatante di come la storia e l’innovazione possano intrecciarsi per creare un futuro prospero. Le Ogr – Officine Grandi Riparazioni, un tempo fulcro della manutenzione ferroviaria italiana, oggi si posizionano come un polo d’attrazione culturale e tecnologica di rilievo internazionale. Dal 2017, anno della loro riapertura, le Ogr hanno registrato un’affluenza sorprendente di 2 milioni di visitatori, dimostrando come il progetto di riqualificazione urbana avviato dalla Fondazione Crt sia diventato un successo straordinario.
Con oltre 200 eventi e concerti all’anno, che hanno visto protagonista un numero di 300 artisti, queste officine si sono trasformate in uno spazio dinamico che unisce la produzione artistica all’impresa innovativa. Il modello proposto dalle Ogr, come suggerisce l’amministratore delegato Massimo Lapucci, rappresenta una formula replicabile in altri contesti, conciliando soluzioni tecnologiche avanzate e sostenibilità ambientale, nel rispetto del patrimonio storico-architettonico.
L’investimento iniziale, superiore ai 100 milioni di euro, finanziato interamente con gli extra rendimenti della Fondazione Crt, senza incidere sul patrimonio, ha consentito di riportare in vita uno spazio per lungo tempo abbandonato e dato per perso. Loino dalle tristi vicende dei primi anni ’90, quando la chiusura delle Ogr sembrava sancirne il destino di demolizione, oggi l’area è un crogiolo di vita e creatività.
Un dato ancor più impressionante riguarda il mondo dell’imprenditoria e delle startup: 200 realtà sono cresciute tra le mura delle Ogr, raccogliendo fondi per oltre 260 milioni di euro. L’effetto moltiplicatore generato dai capitali è stato significativo, con un ritorno di 30 euro per ogni euro investito dalla Fondazione Crt, che ha inizialmente versato circa 10 milioni di euro. Gli sforzi congiunti hanno portato più di 300 milioni di euro di capitali attratti dai partner delle Ogr.
Il risultato di questi numeri parla chiaro: le Ogr non solo hanno invigorito l’economia locale creando più di 500 posti di lavoro, ma hanno anche sviluppato un forte seguito online, con oltre 70.000 follower su Facebook e 60.000 su Instagram.
L’obiettivo ambizioso di accelerare 1.000 startup e attrarre fondi per 500 milioni in un arco di 15-20 anni non sembra più un miraggio, ma una realtà con solide basi posta su un percorso di crescita costante. Gli obiettivi futuri restano sfidanti e ambiziosi, ma le Ogr hanno già dimostrato che, con un giusto mix di passato e innovazione, il successo è più che una semplice promessa. Torino può oggi guardare alle sue Officine Grandi Riparazioni con orgoglio, riconoscendo in esse un simbolo di rinascita e di speranza per future generazioni di artisti e innovatori.
