Dopo l’agitazione del 19 settembre scorso, scatta oggi la seconda giornata di sciopero nazionale di 24 ore indetta dall’Unione Sindacale di Base (USB) insieme ai sindacati di base Cub, Adl e Sgb. La mobilitazione è stata organizzata per esprimere solidarietà alla popolazione civile della Striscia di Gaza, colpita duramente dal conflitto in corso e dal blocco degli aiuti umanitari.
Settori coinvolti
Ad incrociare le braccia, con modalità differenti a seconda delle categorie, sono i lavoratori di diversi comparti:
- Ferrovie e trasporto pubblico locale: treni regionali, a lunga percorrenza, autobus urbani ed extraurbani, tram e metropolitane.
- Porti, marittimo e taxi, con possibili interruzioni e riduzioni del servizio.
- Scuole e università, dove il personale docente, tecnico e amministrativo ha aderito alla protesta, con conseguenti sospensioni o modifiche delle lezioni.
- Restano esclusi invece i lavoratori del settore aereo, che non prenderanno parte alla mobilitazione odierna.
Fasce garantite
Nel comparto ferroviario lo sciopero è previsto dalle 00:00 alle 23:00, con due fasce orarie garantite: dalle 6:00 alle 9:00 e dalle 18:00 alle 21:00. Per il trasporto pubblico locale, invece, gli orari dei servizi minimi variano da città a città: nelle grandi aree metropolitane come Roma e Milano le aziende hanno già segnalato che il servizio sarà a rischio al di fuori delle fasce protette.
Le ragioni della protesta
I sindacati di base hanno sottolineato che la mobilitazione non riguarda questioni salariali o contrattuali, ma ha un carattere politico e umanitario. L’obiettivo è richiamare l’attenzione sul dramma umanitario in corso a Gaza, chiedere l’interruzione dei rapporti economici e diplomatici con Israele e la fine del blocco agli aiuti internazionali.
Disagi per cittadini e pendolari
I cittadini devono prepararsi a una giornata difficile: cancellazioni e ritardi nel trasporto ferroviario, autobus e tram soppressi fuori dalle fasce garantite, oltre a disagi nel comparto scolastico e universitario. Per chi si sposta oggi, il consiglio è di verificare in tempo reale la situazione sui siti ufficiali delle aziende di trasporto.
di Fausto Sacco
