Terremoto politico all’interno dell’area moderata del centrodestra. Il deputato salernitano Pino Bicchielli ha annunciato il suo addio a Noi Moderati, il partito guidato da Maurizio Lupi, per aderire a Forza Italia. Una scelta che, come spiegato dallo stesso parlamentare, arriva “dopo una profonda riflessione” e con la convinzione che oggi sia “necessario rafforzare il centro all’interno della coalizione di centrodestra”. Bicchielli ha rivendicato la volontà di continuare il proprio impegno politico nella tradizione popolare, liberale e cristiana che caratterizza Forza Italia: “Intendo lavorare con serietà e coerenza – ha dichiarato – per dare voce ai territori, sostenere le famiglie, difendere le imprese e accompagnare i giovani in un futuro di opportunità”. L’adesione del deputato azzurro segna un passaggio rilevante non solo a livello nazionale ma soprattutto in Campania, dove la mossa ha provocato un effetto domino. Nelle stesse ore, infatti, hanno rassegnato le dimissioni i segretari provinciali di Noi Moderati di Avellino, Benevento, Caserta e Salerno: Nunzio Fiorillo, Antonio Puzio, Angelo Lettera e Luigi Cerruti. In una nota congiunta, gli ex dirigenti hanno spiegato le ragioni del passo indietro: “Viviamo una fase storica segnata da grandi trasformazioni, in cui i cittadini chiedono risposte concrete, serietà e responsabilità. La tradizione moderata e cattolico-democratica rischia oggi di essere schiacciata tra spinte radicali e derive populiste. Non basta più presidiare simbolicamente questo spazio: occorre costruire un progetto politico ampio, inclusivo e radicato”. Pur lasciando gli incarichi, i quattro esponenti hanno ribadito di non voler abbandonare l’impegno politico, ma di voler contribuire alla nascita di una piattaforma “più forte, in grado di dare voce al mondo moderato e popolare in Italia”. La doppia mossa – l’ingresso di Bicchielli in Forza Italia e le dimissioni dei dirigenti provinciali – rappresenta un colpo pesante per Noi Moderati in Campania, regione in cui il partito di Lupi perde pezzi significativi della propria struttura organizzativa. Per Forza Italia, invece, si tratta di un rafforzamento importante nella prospettiva di consolidare la sua posizione come perno centrista della coalizione di centrodestra.
di Marco Iandolo
