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Associazioni di piccole imprese in allarme per la “patente a crediti” sulla sicurezza

In ECONOMIA
Febbraio 26, 2024
Esponenti del settore esprimono preoccupazione per le nuove misure proposte, chiedendo un riconoscimento per le imprese virtuose anziché un sistema punitivo.

Un clima di tensione si è venuto a creare tra le associazioni rappresentanti piccole imprese e artigiani italiani e il governo, in seguito alla proposta di introdurre un sistema di “patente a crediti” per la sicurezza sul lavoro. Dopo un incontro a Palazzo Chigi, i rappresentanti del settore hanno lasciato trapelare preoccupazioni e dubbi sulla misura, evidenziando l’importanza di un sistema che incentivi le pratiche sicure piuttosto che punire le inadempienze.

L’incontro, che ha visto la partecipazione di esponenti delle varie associazioni e la presenza del ministro del Lavoro, Marina Calderone, era indirizzato a discutere le nuove normative in materia di sicurezza sul lavoro. Sebbene il dialogo rimanga aperto, con la promessa di un ulteriore confronto, l’idea di penalizzare le aziende attraverso un meccanismo simile a quello della patente a punti per i guidatori non ha incontrato il favore dei partecipanti all’incontro.

Il presidente di Confartigianato Costruzioni, Stefan Crestini, ha manifestato incertezze in merito all’attuazione della patente a punti, pur riconoscendo le rassicurazioni ministeriali a riguardo della possibilità di discuterne nuovamente. Anche il presidente della Confimi Edilizia, Sergio Ventricelli, non ha nascosto il proprio disappunto per la proposta di aumentare i controlli in cantiere, preferendo un focus sulla qualità degli ispettori e un sistema che premi le imprese impegnate nel rispetto delle norme di sicurezza.

Dall’altro lato, la Confapi, rappresentata da Giorgio Del Piano, ha espresso un parere favorevole su molti degli spunti proposti ma si è dichiarata contraria all’idea di un sistema di penalizzazione. La Confapi evidenzia la necessità di evidenziare e valorizzare le imprese che operano con rigore e responsabilità.

La preoccupazione è stata ribadita con enfasi dal rappresentante della Cna Costruzioni, Enzo Ponzio, che ha sottolineato il proprio dissenso verso l’introduzione di una patente a punti.

In attesa di ulteriori sviluppi e incontri, il dibattito sul tema resta acceso. Le imprese auspicano un approccio che, piuttosto che punire, sappia creare stimoli per la sicurezza e, soprattutto, per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Un nuovo incontro è previsto per la discussione di questi temi, dove le parti avranno l’opportunità di trovare un punto di equilibrio tra la necessità di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e il bisogno di sostenere e motivare le piccole imprese a perseguire tale obiettivo nella maniera più costruttiva e positiva possibile.