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Bollette di Gas e Luce: Conviene la Tariffa Variabile

In ECONOMIA
Gennaio 18, 2024
Il primo rapporto di Assium-Consumerismo svela la convenienza del prezzo variabile su quello fisso. Roma la città con le tariffe gas più alte.

Il costo dell’energia è una voce significativa nel bilancio delle famiglie italiane, ma una nuova luce potrebbe profilarsi all’orizzonte per i consumatori grazie all’ultimo rapporto fornito da Assium-Consumerismo. Nella giungla delle tariffe di gas e luce, sembrerebbe che le offerte a prezzo variabile rappresentino, al momento, la scelta più oculata per il portafogli degli italiani, così suggerisce il primo rapporto quindicinale sui prezzi di luce e gas in Italia.

Secondo l’analisi, basata sui dati del Portale delle Offerte dell’Arera, l’autorità pubblica per l’energia, i contratti a prezzo variabile superano per convenienza quelli a prezzo fisso. Questo grazie a tariffe che, nonostante fluttuino in base al mercato, al momento risultano essere allineate, se non addirittura migliori, di quelle fisse e del mercato tutelato, soprattutto per i clienti vulnerabili.

Tra le città prese in esame, Roma soffre le tariffe del gas più elevate, seguita da Bari, mentre Milano può vantare le bollette più leggere. Per una famiglia media milanese che consuma 1.400 metri cubi di gas all’anno, per esempio, le offerte del mercato variabile oscillano tra i 1.554,45 e gli 8.401,78 euro annuali, mentre a Roma i costi aumentano, variando tra i 1.754,51 e gli 8.601,84 euro.

La situazione dell’elettricità riflette una tendenza simile. Prendendo in considerazione una famiglia tipo con un contratto da 3 kilowatt e un consumo annuo di 2.750 kilowattora, si scopre che la spesa con i contratti a prezzo fisso si estende dai 784,54 euro ai 4.987,58 euro, mentre per i contratti a prezzo variabile il range va dai 690,33 euro ai 4.550,50 euro.

Sul fronte del mercato tutelato, che rimane una sicurezza per i clienti in condizioni di vulnerabilità, le tariffe per il gas sono fissate in 1.597,50 euro annui a Milano, 1.797 euro a Roma e 1.631,35 euro a Bari. Per quanto riguarda l’elettricità, la spesa annua sul mercato tutelato si attesta sui 681,50 euro per le offerte mono e 682,06 euro per le offerte a fasce.

Questi dati aprono a una riflessione sulle strategie per la riduzione dei costi in bolletta. È evidente come i contratti a prezzo variabile, pur comportando un rischio in termini di prevedibilità del costo, attualmente offrano una possibilità di risparmio non trascurabile. Resta da vedere se questa tendenza si manterrà nel lungo periodo o se le oscillazioni del mercato energetico potrebbero spingere i consumatori a riconsiderare le opzioni a prezzo fisso per una maggiore stabilità.

Mentre l’attenzione dei consumatori si focalizza sulle dinamiche dei prezzi di gas e luce, questo rapporto offre uno spunto di riflessione sulle possibili strategie di contenimento delle spese domestiche. Come sempre però, la scelta di un contratto energetico dovrebbe essere ponderata valutando attentamente non solo le tariffe, ma anche i propri consumi e le proprie necessità.