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Byd in trattative con il Governo Italiano per un nuovo stabilimento auto

In ECONOMIA
Febbraio 27, 2024
Il colosso cinese degli EV potrebbe affiancare Stellantis nelle produzioni automotive del Paese

In un mondo automotive sempre più orientato verso la mobilità sostenibile, la notizia che Byd, il gigante cinese dei veicoli elettrici, è in trattative con il Governo italiano per potenzialmente aprire un nuovo stabilimento produttivo nel Paese stuzzica sia l’interesse economico che ambientale. Ciò è emerso da dichiarazioni rilasciate da Michael Shu, amministratore delegato di Byd Europe, durante un’intervista concessa all’agenzia di stampa Bloomberg in occasione del Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra.

L’abbattimento delle emissioni di CO2 e la transizione verso l’auto elettrica rappresentano oggi priorità assoluta per i governi europei, Italia inclusa. Attualmente, il panorama italiano dell’automotive vede dominare indiscusso il gruppo Stellantis, nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles e il gruppo francese PSA. L’ingresso di Byd nel mercato italiano non solo introdurrebbe una vivace concorrenza ma potrebbe segnare un punto di svolta per la produzione di veicoli elettrici nel paese.

La necessità di un nuovo impianto produttivo in Europa da parte di Byd si farà sentire in base alle performance di vendita dei suoi veicoli. La dichiarazione di Shu suona promettente: “Abbiamo alcuni contatti per discuterne […] ora stiamo facendo ottimi progressi”. Il gruppo cinese ha già superato Tesla nel 2023 in termini di volume di produzione, erigendosi a leader mondiale nel settore EV. Un simile successo potrebbe garantire la necessità di espansione produttiva in territorio europeo, e l’Italia gioca le sue carte per far parte di questa crescita.

Già a dicembre dello scorso anno Byd ha confermato l’intenzione di costruire una fabbrica in Ungheria, consolidando la sua presenza in Europa. La scelta dell’Italia come potenziale candidato per un secondo stabilimento europeo segue una logica di espansione mirata, dove il Made in Italy potrebbe acquisire una nuova sfumatura ‘elettrica’.

Le trattative con il governo italiano si pongono in un contesto più ampio di rinnovamento e sviluppo del settore automotive nazionale, dove il supporto a nuovi investitori può trasformarsi in una fonte di crescita occupazionale e tecnologica. Inoltre, un eventuale accordo con Byd aprirebbe le porte a una nuova gamma di veicoli elettrici sul suolo italiano, con potenziali ricadute positive sia per i consumatori che per l’ambiente.

L’esito delle discussioni tra Byd e il governo italiano è ancora incerto, ma l’interesse reciproco sembra gettare le basi per future collaborazioni. Un impegno concreto nel supportare la transizione energetica del Paese, con un occhio attento alle opportunità di sviluppo industriale, caratterizza l’approccio italiano e pone l’Italia come un potenziale mercato chiave per la mobilità elettrica del futuro.