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Il debito pubblico italiano si contrae a inizio anno

In ECONOMIA
Marzo 15, 2024

A sorpresa, il nuovo anno si apre con una flessione per il debito delle amministrazioni pubbliche italiane. Secondo i recenti dati forniti dalla Banca d’Italia nel documento “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”, a gennaio il debito è stato registrato a 2.848,7 miliardi di euro, registrando un calo di 14,1 miliardi rispetto al valore di dicembre 2023.

Questo decremento è in gran parte il risultato di una diminuzione delle disponibilità liquide del Tesoro, che mostrano una contrazione di 15,7 miliardi, attestandosi a 34,2 miliardi. A influenzare positivamente la riduzione del debito contribuisce anche l’effetto congiunto di diversi fattori: gli scarti e i premi relativi all’emissione e al rimborso dei titoli, la rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione, e la variazione dei tassi di cambio. Questi elementi hanno contribuito a diminuire l’ammontare del debito di 1,3 miliardi.

Tuttavia, bisogna tenere conto che il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche, pari a 2,9 miliardi di euro, ha parzialmente compensato la riduzione del debito. Osservando la situazione nei vari sottosettori, il debito consolidato delle Amministrazioni centrali ha visto un decremento di 13,6 miliardi di euro, mentre quello delle Amministrazioni locali si è contratto di 0,4 miliardi e gli Enti di previdenza hanno registrato una leggera diminuzione di circa 0,1 miliardi.

Parallelamente, si è verificato un incremento nel flusso delle entrate tributarie, che rappresenta un segnale positivo per l’economia del paese. A gennaio, le entrate tributarie accertate nel bilancio dello Stato hanno raggiunto il valore di 46,5 miliardi, con un incremento del 5,1%, ovvero 2,3 miliardi in più rispetto al medesimo mese del precedente anno.

Queste informazioni tracciano un ritratto in controtendenza rispetto alle previsioni che avevano anticipato un aumento del debito per l’inizio del 2023. I decisori politici e gli economisti stanno ora analizzando queste dinamiche per comprendere appieno le implicazioni per l’economia italiana e per elaborare piani di azione mirati alla gestione efficace e sostenibile del debito pubblico. Nel frattempo, cittadini e mercati guardano con interesse alle prossime mosse del governo per interpretare segnali che possano prefigurare un consolidamento o un’inversione di questo inizio d’anno positivo.