53 views 3 mins 0 comments

La rimonta del centrosinistra in Abruzzo: Luciano D’Amico punta al 52%

In POLITICA
Marzo 09, 2024

L’atmosfera nel centrosinistra abruzzese è elettrica, pervasa da una carica di ottimismo per una rimonta che molti vedono ormai possibile. Luciano D’Amico, il candidato al governo regionale sostenuto da una coalizione allargata, si dice convinto di poter trionfare con oltre il 52% dei consensi. L’ex rettore dell’Università di Teramo si è guadagnato la fama di “costruttore di futuro” tra i suoi sostenitori, e si prepara a chiudere una campagna elettorale che lo ha visto prescindere dagli accenti dei leader nazionali nel finale.

La fase di conclusione vede D’Amico impegnato a consolidare il consenso senza l’ombra dei sostenitori nazionali come Elly Schlein, Giuseppe Conte, Carlo Calenda, Matteo Renzi, Nichi Vendola e Angelo Bonelli. Quest’ultima scelta è interpretata da molti come un segnale di autonomia e focalizzazione sugli indecisi, elementi chiave per ribaltare un risultato che, fino a qualche settimana fa, sembrava avvantaggiare il centrodestra.

Nei giorni finali della campagna, il ricordo della recente vittoria in Sardegna del centrosinistra ispira l’entourage di D’Amico e alimenta l’entusiasmo tra i ranghi. La presenza di Alessandra Todde, attuale presidente sarda, all’Aquila è un segnale tangibile di tale ispirazione e della speranza che il centrosinistra possa replicare quel successo; unire le forze per contrastare il centrodestra è diventato il leitmotiv del discorso politico.

Tutti i rappresentanti del centrosinistra mettono in risalto l’importanza dell’unità come chiave di volta per la vittoria. A Pescara, Elly Schlein e Stefano Boccani hanno ribadito lo slogan “Uniti si vince”, mentre Giuseppe Conte ha fatto eco a tale concetto, sottolineando come l’unione sia fondamentale per competere a ogni livello politico, dalla Regione fino al governo nazionale.

Il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico hanno inoltre puntato l’attenzione sulla sanità, tematica sensibile tra i cittadini abruzzesi. Conte ha descritto le azioni della giunta Marsilio come un “disastro”, mentre il Pd ha accusato il centrodestra di utilizzare incarichi pubblici per fini politici, mettendo in luce le promesse non mantenute e gli ultimi provvedimenti criticati da D’Amico.

D’Amico, negli ultimi momenti della campagna, ha tentato di alleggerire la tensione con un’impegno personale che ha un forte impatto visivo: il taglio della sua barba in caso di vittoria. Allo stesso tempo, l’establishment del centrosinistra non tralascia l’importanza dell’astensionismo, fattore che, nelle ore conclusive, potrebbe essere decisivo per recuperare terreno nei confronti degli avversari, soprattutto se i segnali di “nervosismo” e “preoccupazione” percepiti nel centrodestra dovessero tradursi in un calo di mobilitazione tra i loro elettori.

Mentre si avvicina il giorno del voto, entrambe le coalizioni intensificano gli sforzi per conquistare gli ultimi indecisi, con la consapevolezza che ogni voto sarà cruciale per disegnare il futuro politico della regione Abruzzo.