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Meloni in difesa di Salvini e chiarezza sulla posizione italiana riguardo l’Ucraina

In POLITICA
Marzo 20, 2024

Durante le ultime sessioni alla Camera, il primo ministro italiano, Giorgia Meloni, ha preso una ferma posizione in difesa della compattezza della sua coalizione governativa, garantendo un’immutata chiarezza riguardo la posizione dell’Italia sulla crisi in Ucraina. La Meloni ha sfruttato l’occasione delle comunicazioni parlamentari per assicurare che le recenti dichiarazioni del segretario del partito Lega, Matteo Salvini, in merito alle elezioni in Russia, non abbiano scosso il fronte unito del governo sulla questione ucraina.

In questi giorni si è assistito ad un pieno supporto nei confronti del leader leghista, enfatizzato da un simbolico abbraccio tra lui e la Meloni a dimostrazione della solidarietà interna al centrodestra. La scena ha rimarcato anche il sostegno del vicepremier Antonio Tajani, che ha ironizzato sulla longevità e tenuta del loro rapporto politico.

La Meloni ha risposto alle accuse delle opposizioni, il cui fronte era guidato dal Partito Democratico (Pd), che hanno sollecitato maggiore chiarezza sul supporto italiano a Kiev, considerato il legame di Salvini con Viktor Orban, primo ministro ungherese noto per le sue posizioni pro-Russia. La premier ha attaccato il Pd per le sue presunte ambiguità, evidenziando che il precedente governo guidato da Mario Draghi aveva una maggioranza che spesso si esprimeva in maniera contrastante sull’invio di armi all’Ucraina, in netto contrasto con la compattezza del suo esecutivo. Le accuse della Meloni hanno trovato la pronta smentita dei dem, che hanno ricordato la loro costante posizione favorevole al sostegno dell’Ucraina dall’inizio del conflitto con la Russia.

Parallelamente, il dibattito in aula ha toccato anche la questione egiziana, con la Meloni che ha respinto una possibile equiparazione tra il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi e il presidente russo Vladimir Putin, rimarcando che, nonostante la necessità di dialogare con tutti, esiste una sostanziale differenza dettata dall’invasione russa dell’Ucraina da parte di Putin.

Un altro tema centrale affrontato dalla premier è stato il Medio Oriente. Ha espresso preoccupazione per l’atteggiamento dell’Università di Torino, che ha deciso di non partecipare a un bando per la cooperazione con Israele a causa di pressioni esterne. La Meloni ha inoltre delineato la necessità di una chiara posizione europea sulla questione palestinese, richiamando le divisioni emerse durante l’ultima riunione del Consiglio Ue e menzionando l’impegno umanitario del governo a Gaza, con la precisazione che ulteriori fondi per l’Unrwa saranno sbloccati solo a seguito di chiarimenti sull’utilizzo delle risorse fino ad ora impiegate.