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Pensioni minime in aumento nel 2024, si toccheranno i 614,77 euro

In ECONOMIA
Gennaio 04, 2024
In seguito all'aggiustamento per l'inflazione più un incremento speciale, le pensioni sotto la soglia minima godranno di un notevole aumento.

Dal prossimo anno, i pensionati italiani che percepiscono il trattamento minimo potranno aspettarsi un leggero sollievo nelle loro tasche. L’ultimo aggiornamento proveniente dall’Inps conferma che, nel 2024, le pensioni minime vedranno un incremento significativo, portando l’importo mensile a 614,77 euro.

Tale aumento è il risultato dell’applicazione della percentuale di recupero inflazione prevista provvisoriamente al 5,4% più un’ulteriore aggiunta del 2,7% stabilita dalla legge di Bilancio per il 2023. Le pensioni, quindi, beneficeranno di un doppio meccanismo di aggiustamento che mira a garantire un potere d’acquisto più equo per i pensionati meno abbienti.

Nella recente circolare dell’Inps si delineano in modo chiaro le modalità con cui si interverrà sulla pensione minima, con un tasso di recupero completo – il 100% – per le pensioni fino a quattro volte il trattamento minimo. Per quelle che oscilleranno tra quattro e cinque volte tale soglia, il recupero sarà del 85%, e così via con una graduale diminuzione percentuale man mano che l’importo della pensione aumenta.

Per il 2024 è previsto anche un riallineamento per le pensioni sociali e gli assegni sociali. Per le prime, l’importo mensile sarà di 440,42 euro (5.725,46 euro annui), mentre per gli assegni sociali la mensilità ammonta a 534,41 euro, equivalenti a 6.947,33 euro all’anno.

Queste misure rappresentano un tentativo di mitigare gli effetti dell’inflazione, soprattutto per quei cittadini che si trovano in una situazione di maggiore vulnerabilità economica. Nonostante l’aumento non possa risolvere ogni problema legato al costo della vita, i pensionati con importi al di sotto della soglia minima possono comunque sperare in un miglioramento, seppur modesto, della propria situazione finanziaria.

L’incremento si manifesta dunque come una boccata d’aria fresca in un periodo caratterizzato da incertezze economiche e tensioni sul fronte dei prezzi. Resta da vedere, nei mesi a venire, se questi aggiustamenti risulteranno sufficienti a coprire l’incremento del costo della vita, che continua a mettere a dura prova le economie domestiche dei cittadini più anziani.

Una cosa è certa, l’iniziativa presa dal legislatore e attuata dall’Inps è un segno di attenzione verso la condizione degli anziani, che rappresentano una parte fondamentale e troppo spesso vulnerabile della popolazione italiana.