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Sergio Mattarella e la Necessità Improrogabile della Pace per lo Sviluppo Sostenibile

In POLITICA
Maggio 06, 2024

In un mondo segnato da crescenti tensioni e conflitti, le parole del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, risuonano come un richiamo urgente e imperativo alla costruzione di un futuro pacifico e sostenibile. Nel corso dell’incontro centrato su “Pace, Giustizia e Istituzioni per lo Sviluppo Sostenibile”, il capo dello Stato ha messo in luce quanto la pace non sia solo un ideale etico, ma una condizione essenziale per il benessere e lo sviluppo di ogni nazione.

L’incontro si inserisce nell’ambito dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, una roadmap ambiziosa che punta a trasformare il nostro mondo attraverso 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs). Giunti alla metà del percorso previsto per l’attuazione di questa agenda, Mattarella ha sottolineato la necessità di una “decisa accelerazione” verso il raggiungimento degli obiettivi, specialmente in relazione all’Obiettivo 16, che promuove società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile.

Secondo il presidente Mattarella, i conflitti attuali rappresentano la più grave minaccia allo sviluppo globale da quando si è conclusa la seconda guerra mondiale. Questi conflitti non solo causano devastazioni e sofferenze umane incalcolabili, ma “divorano” risorse economiche colossali, destinando enormi capitali alla corsa agli armamenti a scapito degli investimenti in sviluppo e benessere collettivo. Di qui, l’appello a intervenire con urgenza per creare le condizioni di pace necessarie a porre fine a questi conflitti distruttivi.

Un ulteriore ostacolo sul cammino verso la pace globale e il rafforzamento delle istituzioni è rappresentato dalla disinformazione. La libertà di stampa e l’accesso a informazioni accurate e verificate sono pietre miliari della democrazia e strumenti fondamentali per combattere la diffusione di notizie false che possono inasprire le tensioni e minare la fiducia pubblica nelle istituzioni.

Nel suo discorso, Mattarella ha anche messo in evidenza come l’Italia, fedele ai principi di multilateralismo e dialogo, continui a promuovere la pace anche in contesti internazionali drammaticamente segnati da conflitti, come l’aggressione russa all’Ucraina e il persistente conflitto israelo-palestinese. Il presidente ha sottolineato l’importanza di superare vecchie logiche di potere legate a concezioni del XIX secolo, che non fanno altro che rallentare il progresso verso società più giuste e pacifiche.

In conclusione, il messaggio di Mattarella è un richiamo alla responsabilità collettiva: ogni nazione, ogni comunità e ogni individuo ha il dovere di contribuire alla costruzione di un mondo più pacifico, giusto e sostenibile. Il legame tra pace e sviluppo è indissolubile e solo attraverso il rafforzamento di questo binomio si può aspirare a un futuro migliore per tutti. In un’epoca di sfide globali senza precedenti, riprendere il cammino intrapreso con l’Agenda 2030 non è soltanto una necessità, ma una priorità assoluta.