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Soglia Critica Quasi Raggiunta: Il Riscaldamento Globale Sfiora l’1,5 Gradi

In ECONOMIA
Marzo 19, 2024

La comunità scientifica internazionale si trova di fronte all’ennesima emergenza climatica: la Wmo conferma che il riscaldamento globale ha ormai raggiunto un livello di 1,45 gradi Celsius superiore a quello dell’era pre-industriale, lasciandoci a una minima distanza dal limite di sicurezza stabilito dall’Accordo di Parigi. Il campanello d’allarme tintinna con urgenza mentre il pianeta affronta una situazione climatica senza precedenti.

Il 2023 ha segnato un momento storico per il nostro ecosistema, essendo stato l’anno più caldo mai registrato, superando ogni precedente rilevazione scientifica effettuata dalla metà del XIX secolo. I dati raccolti dalla Wmo alludono a uno scenario ancor più allarmante per il prossimo anno, suggerendo che il 2024 potrebbe surriscaldarsi ulteriormente. La temperatura media su scala globale ha evidenziato un aumento di 1,45 gradi Celsius rispetto ai valori medi del periodo 1850-1900, rendendo palpabile la vicinanza al limite di 1,5 gradi, un valore non solo simbolico ma critico per la prevenzione di disastri ambientali di vasta portata.

Gli sforzi internazionali culminati nell’Accordo di Parigi del 2015 e rinforzati dalla Cop26 di Glasgow nel 2021 non sembrano essere stati sufficienti a rallentare l’ascesa termica globale. Le concentrazioni atmosferiche di gas serra – anidride carbonica, protossido di azoto e metano – hanno evidenziato punte record nel 2022, proseguendo il loro preoccupante trend ascendente nell’anno corrente. La Co2, in particolare, si attesta ora a livelli superiori del 50% rispetto all’epoca pre-industriale.

I cambiamenti climatici non risparmiano alcuna porzione del nostro pianeta: un terzo degli oceani è stato afflitto da ondate di calore marine ogni giorno dell’anno, mentre la perdita di ghiaccio dai ghiacciai terrestri ha raggiunto il suo massimo storico. Tali alterazioni, con la loro scia di eventi estremi come siccità, inondazioni, calore torrido e incendi, si abbattono con particolare ferocia sui paesi più poveri e vulnerabili, i quali vedono duplicare il numero dei loro cittadini in condizione di grave insicurezza alimentare rispetto al periodo pre-pandemico.

Di fronte a tale sfida, finanziare la lotta contro il cambiamento climatico diventa un imperativo. Sebbene i fondi destinati alla finanza per il clima abbiano quasi raddoppiato rispetto al biennio 2019-2020, raggiungendo quasi 1.300 miliardi di dollari, il dato rimane amaramente insufficiente, pari all’1% del Pil mondiale. La Wmo chiarisce che per contenere il riscaldamento entro il fatidico limite di 1,5 gradi è necessario incrementare i finanziamenti destinati alla finanza climatica fino a sei volte l’attuale volume, mirando a raggiungere 9.000 miliardi di dollari nel 2030 e un ulteriore investimento di 10.000 miliardi entro il 2050.

L’umanità si trova ad affrontare una corsa contro il tempo per scongiurare gli effetti più catastrofici del cambiamento climatico. Ogni azione, ogni decisione, ogni dollaro investito in questa battaglia potrebbe fare la differenza tra un futuro sostenibile e uno scenario ambientale dai ribaltamenti drammatici e forse irrimediabili.