Un nuovo trionfo ha acceso i cuori degli appassionati di biathlon: la staffetta maschile italiana si è distinta nuovamente raggiungendo il podio nel prestigioso circuito di Coppa del mondo a Ruhpolding, sigillando il secondo terzo posto consecutivo dopo l’apprezzabile risultato di Oberhof.
In un evento estremamente competitivo, la Norvegia ha dominato la scena con una vittoria schiacciante, fermando il cronometro a 1h09’49″6 dopo aver gestito 8 ricariche ed avendo avuto un margine di 45 secondi sulla Germania, che ha conquistato la posizione d’argento nonostante una coppia di penalità e sette ricariche. Tuttavia, non sono stati gli unici ad illuminare la gara con la loro maestria: a soli 58″7 secondi dal vertice, l’Italia ha tenuto il pubblico con il fiato sospeso, utilizzando 10 ricariche in una mostra di abilità e tenacia.
La squadra italiana ha dato il via alla gara con Elia Zeni, il quale ha mantenuto lo standard delle sue prestazioni, passando il testimone a Didier Bionaz che ha avviato l’importante percorso di rimonta. É stata poi la volta di Lukas Hofer, la cui prestazione al poligono (con la minima di una sola ricarica) e l’aggressività sugli sci hanno consentito all’Italia di accorciare le distanze dalle nazioni in testa.
Il clou della gara è stato senza dubbio rappresentato dall’ultimo frazionista, Tommaso Giacomel, il cui spirito agonistico ha letteralmente infiammato il percorso. L’atleta ha brillato per precisione e rapidità, necessitando di solo due ricariche, una per ciascun poligono, e superando la Francia nell’ultima sessione di tiro. Il confronto con Fillon Maillet è stato breve ma intenso; dopo aver studiato il suo avversario per alcuni metri, Giacomel ha preso il largo, lasciandolo alle spalle e tagliando il traguardo verso un podio meritatissimo.
Con questo ultimo risultato, l’Italia si posiziona al quarto gradino nella classifica generale di staffetta maschile, totalizzando 215 punti e avvicinandosi al podio occupato attualmente da Norvegia, Germania e Francia, rispettivamente prime, seconde e terze. Ciò che impressiona è la coesione e la determinazione del team italiano, fattori che rafforzano l’aspettativa di un’ulteriore crescita e di successi futuri.
Mentre Ruhpolding festeggia i suoi campioni, la comunità italiana del biathlon nutre grande fiducia e anticipa già le prossime sfide, consapevole che i propri atleti hanno tutte le carte in regola per riscrivere la storia di questo sport che, giorno dopo giorno, continua a regalare emozioni indimenticabili.