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Trump e Putin come Principali Minacce alla Stabilità Europea

In ECONOMIA
Maggio 07, 2024

L’incertezza politica e la stabilità economica rappresentano le principali sfide che l’Europa potrebbe affrontare nei prossimi anni; stando al recente rapporto di Aibe-Censis, due figure internazionali – Donald Trump e Vladimir Putin – emergono come i maggiori fattori di instabilità per il continente. Mentre Trump potrebbe ritornare alla Casa Bianca nelle prossime elezioni presidenziali americane, la Russia, sotto la guida di Putin, potrebbe consolidare la sua posizione in Ucraina, alimentando ulteriori tensioni nell’area.

Dal 22 aprile al 2 maggio, un panel di esperti ha esaminato le preoccupazioni relative alle future dinamiche politiche e economiche dell’Unione Europea. Solo il 29,8% degli intervistati si è detto ottimista sul fatto che le future elezioni possano rappresentare un punto di svolta per il consolidamento dell’unità europea. Tale pessimismo riflette una preoccupazione diffusa riguardo l’efficacia dell’integrazione politica e delle politiche economiche a lungo termine.

In Italia la situazione non appare più rosea: il presidente dell’Aibe, Guido Rosa, ha espresso particolare inquietudine per la lentezza e l’efficacia nell’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). C’è il timore che le necessarie riforme della pubblica amministrazione non vengano mai implementate, ostacolando così lo sviluppo economico e sociale sostenibile del paese.

Parallelamente, il rapido ritorno del Patto di Stabilità e Crescita sta alimentando ulteriori ansie, con il 33,3% degli intervistati che lo considera una fonte di preoccupazione. In particolare, l’approccio di alcuni rappresentanti italiani alle nuove direttive approvate dal Parlamento Europeo solleva dubbi sulla comprensione e sulla gestione del crescente debito pubblico, rischiando di compromettere la sostenibilità finanziaria a lungo termine del paese.

Nonostante le sfide, il rapporto Aibe-Censis evidenzia un interesse per l’adozione di politiche solidali in termini di condivisione del debito all’interno dell’UE. Una maggioranza del 53,6% approva l’idea di emettere debito pubblico europeo per finanziare le necessarie transizioni ecologica e digitale, insieme alle spese per la difesa. Queste misure sono percepite come essenziali per rafforzare la resilienza europea di fronte alle minacce sia interne che esterne.

La ricerca suggerisce inoltre che il 42,1% degli intervistati vede le prossime elezioni europee come una continuazione dello status quo, piuttosto che come una possibilità di rinnovamento o di cambiamento significativo. Questa percezione mette in luce le crescenti difficoltà che l’Europa incontra nel tentativo di affermarsi come un attore globale di primo piano, in un’era dominata da tensioni geopolitiche, sfide tecniche e crisi energetiche.

Il peso di queste problematiche potrebbe limitare la capacità dell’Europa di perseguire riforme e investimenti strategici, soprattutto nel contesto della crescente polarizzazione politica e dell’ascesa di movimenti populisti e anti-europeisti.

Il rapporto Aibe-Censis tratteggia un quadro complesso per il futuro dell’Unione Europea, che richiederà un bilanciamento attentamente calibrato tra ambizioni politiche, necessità economiche e dinamiche socio-culturali in continua evoluzione.