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Colosso della Finanza Cinese in Crisi: Zhongzhi dichiara Bancarotta

In ECONOMIA
Gennaio 05, 2024
Il Tribunale di Pechino accoglie l'istanza di fallimento di Zhongzhi, segno tangibile della crescente crisi nel settore immobiliare

In un contesto economico già segnato da forti turbolenze, arriva una notizia che scuote il settore finanziario cinese: il gigante delle gestioni patrimoniali Zhongzhi ha dichiarato bancarotta, ricevendo l’avallo dal Tribunale di Pechino. Un annuncio che risuona preoccupante in una Cina alle prese con un prolungato rallentamento del suo mercato immobiliare, oggetto di speculazioni e sopravalutazioni negli ultimi anni.

La crisi di Zhongzhi era prevedibile già a novembre, quando il gruppo aveva annunciato la propria incapacità nel far fronte ai debiti, quantificati in una cifra astronomicamente alta di 64 miliardi di dollari. Il gruppo, il cui portafoglio di gestioni superava i 140 miliardi di dollari, si è trovato così a confermare la propria insolvibilità, con un patrimonio societario che non raggiungeva neanche la metà del debito accumulato, attestandosi intorno ai 30 miliardi di dollari.

Inizialmente una delle stelle più luminose del cielo finanziario cinese, la Zhongzhi Enterprise Group è ora simbolo della fragilità di un settore che ha cresciuto i suoi giganti su fondamenta d’argilla. Il fallimento della compagnia si inserisce in una più ampia crisi del settore immobiliare, che ha visto importanti aziende del ramo soffrire per la diminuzione della domanda e per pratiche finanziarie rischiose.

Gli occhi degli economisti, ora, sono puntati sulle future mosse del governo cinese, che in passato si era già mostrato pronto a intervenire in situazioni analoghe per evitare ripercussioni eccessivamente destabilizzanti sull’economia nazionale. Resta da vedere se verranno implementate misure tali da rassicurare consumatori e investitori, in un momento in cui il ‘sentiment’ generale sembra vacillare, con ripercussioni a livello globale.

Il fallimento di Zhongzhi rischia di erodere ulteriormente la fiducia nel sistema finanziario cinese, già sotto osservazione per il suo elevato livello di debito e per la gestione opaca di alcuni dei suoi maggiori enti. Per il momento, il mercato è in attesa di capire come il governo gestirà questa delicata fase, e quale sarà l’effetto domino che quest’ultimo caso di insolvency porterà con sé. Nel frattempo, gli investitori internazionali scrutano con apprensione l’orizzonte, sperando che le onde generate dalla caduta di un colosso come Zhongzhi non si propaghino fino a coste troppo remote.