Non è stata solo una notte di basket ordinaria nella NBA, e lo sa bene il pubblico dei Philadelphia 76ers, testimone del trionfante ritorno di Joel Embiid. Dopo essere stato fuori per quattro partite a causa di un infortunio alla caviglia, la stella dei 76ers ha saputo fare la differenza nella partita contro i Chicago Bulls, segnando una magnifica tripla doppia da 31 punti, 15 rimbalzi e 10 assist, portando così il suo team alla vittoria con un punteggio di 110-97.
Nel frattempo, le sorti degli Spurs di San Antonio continuano a delinearsi in maniera preoccupante. La squadra, attualmente all’ultimo posto nella Western Conference, ha incassato la sua 28ma sconfitta in 33 partite, stavolta contro i Memphis Grizzlies con un finale di 106-98. Nonostante la sconfitta, è emersa la lodevole prestazione di Victor Wembanyama, che ha messo a segno 20 punti in appena 26 minuti di gioco, un barlume di speranza per il futuro del team texano.
Allo stesso tempo, i Boston Celtics, leader della East Conference, hanno visto interrompersi la loro serie di vittorie consecutive, fermatesi a sei, cadendo contro gli Oklahoma City Thunder per 127-123. Shai Gilgeous-Alexander, con i suoi 36 punti, è stato il principale artefice del quinto successo dei Thunder, dimostrando ancora una volta il suo incredibile talento e la sua ascensione tra i migliori giocatori della lega.
D’altra parte, dopo aver attraversato un periodo buio pieno di sconfitte, gli Charlotte Hornets hanno finalmente tasted the sweetness of victory, superando i Sacramento Kings per 111 a 104. La coppia formata da Terry Rozier, con i suoi 34 punti, e Miles Bridges, con 27 punti, ha guidato la squadra alla vittoria, spezzando così l’incubo dell’undicesima sconfitta consecutiva.
Nell’ambito della Western Conference, i Golden State Warriors, posizionati solo all’11° posto e reduci da tre sconfitte consecutive, hanno saputo riprendersi con una vittoria in rimonta contro gli Orlando Magic, finita 121-115. Il sempreverde Stephen Curry ha entusiasmato i fans con 36 punti segnati, ricordando a tutti che i campioni non muoiono mai.
È stata una notte di grandi emozioni e prestazioni memorabili, con ritorni, conferme e sorprese che continuano a rendere la NBA uno degli spettacoli sportivi più imprevedibili e avvincenti al mondo.
