Il calcio non è solamente una questione di talento e strategia, ma anche di forma fisica e disponibilità dei giocatori. È proprio su quest’ultimo aspetto che il Lecce sembra inciampare nel preludio al match di sabato prossimo contro il Cagliari al Via del Mare, una partita che si prospetta cruciale per le sorti dei giallorossi in questo avvio del 2024.
La situazione in casa Lecce desta preoccupazioni per il tecnico Roberto D’Aversa. La difesa rischia di presentarsi all’appuntamento con delle importanti lacune, a partire dal centrale croato Marin Pongracic che combatte contro una lombalgia tenace. Il difensore è al lavoro con un programma differenziato da martedì scorso e resta una delle principali incognite per la formazione iniziale.
Come se non bastasse, il reparto offensivo potrebbe dover fare a meno della verve e dell’esperienza di Nicola Sansone. L’attaccante è alle prese con una lesione di basso grado al soleo destro e, nonostante i progressi, non è ancora certa la sua presenza neanche tra le riserve. Uno stop che si aggiungerebbe a quelli già certi per Banda, Rafia e Touba, i quali sono stati convocati dalle rispettive nazionali per partecipare alla Coppa d’Africa, e quello, decisamente più grave, di Dermaku, che deve recuperare da un serio infortunio al ginocchio.
Di fronte a periodi così complessi, D’Aversa deve sperimentare soluzioni inedite, anche alla luce della scarsa disponibilità di giocatori nel ruolo difensivo. Tra le ipotesi, si sta facendo strada quella di posizionare Blin, normalmente mediano, nel ruolo di centrale, dove dovrebbe affiancare Baschirotto come unico difensore centrale di mestiere rimasto in lista.
La pressione è tangibile attorno ai restanti sani e alla vigilia di un incontro che può influire pesantemente sulla fiducia e sul percorso in campionato della squadra salentina. L’allenamento di rifinitura previsto per domani mattina rappresenterà un momento decisivo per il tecnico, che si troverà a sciogliere l’ultimo nodo riguardo la situazione di Pongracic e Sansone. La speranza è che almeno uno dei due possa farcela, per rinforzare una rosa che in questo momento ha più che mai bisogno di tutte le sue componenti. Nel frattempo, il Lecce guarda avanti, conscio che superare insidie del genere è parte integrante del calcio a questi livelli.
