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Investimenti Previdenziali: Fiducia nell’Economia Europea e Italiana

In ECONOMIA
Marzo 08, 2024

Le strategie di investimento degli Enti di previdenza privata mostrano un marcato orientamento verso l’economia europea e, in particolare, quella italiana. Questo emerge chiaramente dalle parole di Alberto Oliveti, presidente dell’Associazione degli Enti pensionistici dei professionisti (Adepp), durante il recente convegno organizzato dalla Cassa del Notariato a Roma.

Con un patrimonio complessivo che ammonta a circa 104 miliardi di euro, gli Enti di previdenza dimostrano un approccio fiducioso nei confronti dei mercati locali, destinando il 75% dei loro investimenti all’interno dei confini europei, e ben il 50% direttamente in Italia. Tale scelta non è solo un segnale positivo per l’economia nazionale, ma anche un indizio della ricerca di stabilità e di rischio contenuto preferito da questi organismi previdenziali.

Oltre a focalizzarsi sul territorio, gli Enti manifestano un’attenzione crescente verso le tematiche ESG (Environmental, Social e Governance), integrando criteri di sostenibilità nei loro investimenti. La tendenza è quella di sostenere operazioni finanziarie conformi a standard responsabili, che considerano l’impatto ambientale, sociale e di governance dei progetti finanziati. Questo aspetto, sottolineato da Oliveti, riflette una consapevolezza più ampia che va oltre il mero ritorno economico e si estende alla responsabilità sociale degli investitori.

L’impulso verso investimenti sostenibili e locali si inserisce in un contesto economico più generale, dove il sostegno a imprese e progetti nazionali viene percepito come un volano per la crescita dell’intero sistema. Allo stesso tempo, l’attenzione all’ambiente, al benessere sociale e a una governance etica rappresenta un valore aggiunto che risponde alle aspettative di trasparenza e integrità da parte dei cittadini e dei professionisti affiliati agli Enti previdenziali.

Tuttavia, la strategia di concentrare una così ampia porzione di risorse in un’area geografica ristretta potrebbe comportare anche dei rischi, soprattutto in considerazione di possibili shock economici localizzati o di mutate condizioni politiche e regolamentari. A questo proposito, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione dei mercati e aggiustare continuamente le strategie di allocazione del portafoglio per mantenere il giusto equilibrio tra la promozione dell’economia locale e la diversificazione del rischio.

In conclusione, l’orientamento degli Enti di previdenza verso investimenti prevalentemente europei e italiani, nonché ESG compliant, si inserisce in una prospettiva di lungo periodo, mirando non solo a una crescita economica solida e sostenibile, ma anche al benessere e al futuro delle comunità di riferimento. La sfida sarà quella di avere sempre il polso della situazione per garantire la sicurezza e la profittabilità di tali investimenti, essenziali per il sostegno delle future pensioni dei professionisti iscritti.