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Italia a Rilento nella Raccolta dei Rifiuti Elettronici

In ECONOMIA
Gennaio 11, 2024
Con un tasso di raccolta del 34%, l'Italia lotta per raggiungere i target UE mentre aziende come Tialpi srl spiccano per le soluzioni innovative nel riciclo del fotovoltaico.

La questione dei rifiuti elettronici, o Raee, rappresenta una sfida ambientale di crescente importanza in un’era segnata da un consumo tecnologico sempre più veloce. Nonostante la direttiva Europea del 2019 abbia fissato come obiettivo una raccolta minima sul peso medio delle apparecchiature elettriche ed elettroniche del 65%, i dati più recenti evidenziano come l’Italia si trovi ben al di sotto di questa soglia, attestandosi al 34,01% per il 2022.

In confronto con le nazioni europee più virtuose in termini di gestione di questi specifici rifiuti, l’Italia mostra un’urgente necessità di recuperare il terreno perduto. Secondo le informazioni rilasciate dal Rapporto gestione Raee, l’ultimo dato documentato risalente al 2019 riflette una “raccolta documentata” di 9,3 milioni di tonnellate, appena il 17,4% dei rifiuti elettronici generati sul territorio nazionale, nonostante un incremento annuale vicino ai 2 milioni di tonnellate.

Questo gap evidenzia non solo un problema ambientale, ma anche un’opportunità mancata per le aziende italiane che stanno lavorando per innovare i processi di recupero e riciclo dei Raee. Tra queste spicca la Tialpi srl di Biella, che recentemente ha fatto parlare di sé per essere stata premiata con l’ambito riconoscimento della 10ª edizione del Premio ‘Impresa Ambiente’ nella categoria “miglior processo/tecnologia per lo sviluppo sostenibile”.

L’azienda biellese, specializzata nella costruzione di impianti per il riciclo di pannelli fotovoltaici, ha realizzato un progetto innovativo suddiviso in quattro fasi: inizia con il recupero dei componenti principali come vetro, cavi di rame e alluminio, per poi separare il silicio dal supporto plastico e infine, nelle ultime due fasi ancora in studio, mira alla valorizzazione del silicio metallico e al recupero di rame e argento.

Il cuore pulsante dell’innovazione in Tialpi è il loro impianto sperimentale di Mottalciata (Biella), che, a partire dal 2022, è in grado di trattare fino a 30 pannelli fotovoltaici all’ora. Il progetto ‘Frelp by Sun’, che ha portato l’azienda all’iscrizione nel registro delle Pmi innovative, promette il recupero e la valorizzazione dell’81% in peso dei pannelli, concentrandosi principalmente su alluminio e vetro di alta qualità.

La direttrice Vera Ramon mette in luce l’importanza della certificazione End off waste per i materiali trattati, enfatizzando la capacità dell’azienda di purificare il vetro extra-chiaro, un materiale di alta gamma utilizzato anche nell’industria delle profumerie, rimuovendo completamente il silicio impiegato nei pannelli.

L’esempio di Tialpi srl offre una visione ottimistica sulle potenzialità di un settore in arretrato, promuovendo un’economia circolare e dimostrando che il recupero e il riciclo dei Raee possono trasformarsi da un dovere normativo in un’occasione di innovazione industriale e progresso sostenibile. Resta ora da chiedersi quando e come l’Italia riuscirà a colmare pienamente la distanza che la separa dagli obiettivi di raccolta che si è impegnata a rispettare a livello europeo.