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La Fine del Decretto Crescita nel Calcio: Marotta Sottolinea i Rischi per il Settore

In SPORT
Dicembre 29, 2023
Mancata proroga del Decreto Crescita suscita preoccupazioni in Serie A: calciatori meno incentivati a venire in Italia e rischi per il futuro del calcio nazionale.

La sfera del calcio italiano è stata scossa dalle recenti dichiarazioni di Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, in merito alla mancata proroga del cosiddetto Decreto Crescita. La normativa in questione, ampiamente discussa negli ultimi tempi, aveva introdotto importanti agevolazioni fiscali per gli sportivi di alto livello che sceglievano di trasferirsi e lavorare in Italia. Queste disposizioni erano viste come un fattore chiave per rendere la Serie A una destinazione appetibile per i migliori talenti internazionali del calcio.

Tuttavia, la decisione del governo di non estendere il Decreto Crescita ha destato non poche preoccupazioni tra i professionisti del settore, con Marotta che non ha esitato a esprimere il proprio disappunto. Secondo l’amministratore delegato, questa scelta rappresenta un vero e proprio autogol per il mondo del calcio, prevedendo come conseguenza diretta una riduzione della competitività e della qualità generale del “prodotto calcio” italiano. Egli lamenta non solo un impatto sfavorevole sulla popolarità e sul successo dei club italiani a livello internazionale, ma anche ripercussioni negative per l’intera economia del Paese che si avvale del calcio come importante volano di attività commerciali e turistiche.

Marotta ha sottolineato come la presenza di calciatori di spicco nel campionato italiano non soltanto incrementi il livello di gioco e di spettacolo, ma funga anche da catalizzatore per la crescita dei giovani talenti locali, che beneficiano dell’occasione di allenarsi e giocare al fianco di campioni consolidati. La formazione e il miglioramento dei giocatori italiani potrebbero quindi subire un netto rallentamento a seguito della ridotta attrattività della Serie A per le stelle del calcio mondiale.

Di fronte a questa situazione, i club italiani si troveranno ora di fronte alla sfida di ripensare le proprie strategie di mercato. Questo scenario potrebbe favorire un rinnovato focus sullo sviluppo dei giocatori autoctoni, ma allo stesso tempo limitare l’arrivo di nuovi talenti dall’estero. Marotta conclude evidenziando la necessità per le squadre di trovare rapidamente dei rimedi per non compromettere le ambizioni a breve e lungo termine del calcio italiano.

La questione ora attende una risposta più ampia, sia da parte delle autorità che regolano il calcio nazionale, sia da parte del governo, invitato a considerare la possibile reintroduzione di misure che possano riequilibrare le condizioni di competitività per i club della Serie A. Nel frattempo, la comunità calcistica italiana resta in attesa di vedere come si evolverà la situazione e quali impatti avrà sul futuro del calcio nel Bel Paese.