Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha comunicato il raggiungimento e il superamento degli obiettivi fiscali previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il secondo trimestre dell’anno 2023. Tale risultato si è rivelato particolarmente eclatante in termini di recupero gettito ed ampliamento dell’uso della dichiarazione Iva precompilata.
Giovanni Spalletta, direttore generale del Dipartimento delle Finanze del MEF, in una recente audizione alla commissione Finanze del Senato, ha riferito sullo stato dell’arte in termini di politiche fiscali e di obiettivi del PNRR. Secondo le sue dichiarazioni, il traguardo che prevedeva l’invio della dichiarazione Iva precompilata ad almeno 2,3 milioni di contribuenti entro il secondo trimestre 2023 è stato raggiunto e superato. Il numero di soggetti Iva che hanno avuto a disposizione la dichiarazione è salito a più di 2,4 milioni, ovvero il 104,5% del target prefissato.
Il MEF ha inoltre fatto notare significativi progressi nel campo della prevenzione dell’evasione fiscale. Tra novembre 2022 e ottobre 2023, l’Agenzia delle entrate ha inviato ai contribuenti più di 3,2 milioni di lettere di compliance. Tali comunicazioni sono volte a incoraggiare i contribuenti alla regolarizzazione volontaria delle proprie posizioni fiscali, evidenziando eventuali incongruenze rilevate nelle dichiarazioni. Il numero di lettere inviate corrisponde al 108% dell’obiettivo atteso, testimoniando di un’attività più intensa del previsto.
Altrettanto impressionante è il gettito recuperato a seguito di tale attività, che si attesta su quasi 3,9 miliardi di euro, cifra che equivale a quasi il 140% dell’obiettivo di recupero fiscale stabilito dal PNRR.
Tali risultati sono la conferma della serietà e dell’efficacia dell’approccio del MEF verso la lotta all’evasione fiscale e l’implementazione di processi più efficienti e automatizzati per il calcolo delle imposte. La dichiarazione Iva precompilata, in particolare, semplifica il compito per i contribuenti e potenzialmente riduce gli errori e le omissioni, favorendo una maggiore compliance.
L’azione del MEF appare dunque un esempio concreto del buon funzionamento delle politiche di recupero fiscale e di semplificazione dei processi burocratici. Questi risultati contribuiscono all’integrità del sistema fiscale italiano e, più in generale, alla realizzazione degli obiettivi economici e sociali fissati dal PNRR per una crescita sostenibile e inclusiva del Paese.
