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Ministro Abodi chiede al calcio italiano un impegno concreto per il rilancio

In SPORT
Gennaio 12, 2024
Durante il suo intervento ad Arezzo, il Ministro per lo Sport sollecita un piano industriale e meno burocrazia per migliorare il mondo del calcio.

Il ministro per lo Sport Andrea Abodi, nel corso di una visita a Castiglion Fiorentino (Arezzo) per rendere omaggio al compianto motociclista Fabrizio Meoni, ha fatto appello al mondo del calcio italiano a prendere un impegno più marcato per innalzare il livello del gioco in tutto il paese.

Abodi ha sottolineato l’urgente necessità di dialoghi più strutturati tra le varie parti coinvolte nel calcio, evidenziando che è essenziale avere un piano industriale definito per comprendere le esigenze e le direttrici di sviluppo del settore. In più, il Ministro ha enfatizzato come l’impegno del calcio debba essere polarizzato verso un miglioramento qualitativo sostanziale.

Il Ministro non si è poi sottratto nel rimarcare le problematiche che affliggono il panorama calcistico attuale. Ha citato l’intasamento dei calendari dei campionati, che cozza contro l’agenda internazionale sempre più fitta, e ha messo in luce la questione dell’indebitamento che grava sulle società calcistiche, il quale peggiora anno dopo anno senza essere adeguatamente gestito. Non ha tralasciato nemmeno il problema infrastrutturale, con particolare riferimento agli stadi, che sono spesso al centro di dibattiti per il loro stato e per le difficoltà nella costruzione o ristrutturazione.

Abodi ha poi denunciato la pesantezza della burocrazia italiana, che rappresenta un serio ostacolo per chi desidera investire nel calcio. Ha portato l’esempio di Firenze e degli investimenti fatti dal presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, a Bagno a Ripoli, come testimonianza di come, nonostante le difficoltà burocratiche, vi sia comunque la possibilità di progredire grazie alla capacità di autofinanziamento.

Il Ministro per lo Sport si è quindi dimostrato determinato a ricercare e implementare un metodo di lavoro che responsabilizzi tutti gli attori coinvolti nel settore, auspicando così una collaborazione produttiva per il rilancio del calcio italiano.

In definitiva, il messaggio di Abodi è chiaro: è giunto il momento di una svolta decisiva nel calcio italiano, e ciò necessita di un impegno congiunto che metta in campo soluzioni pratiche e tempestive per affrontare e risolvere le criticità esistenti. La palla ora passa ai vertici del calcio, le associazioni, i club e a tutte le istituzioni competenti per dar vita a un progetto condiviso che possa finalmente risollevare le sorti di questo sport tanto amato in Italia.