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“Oceani in Ebollizione: Temperature Record nel 2023”

In ECONOMIA
Gennaio 11, 2024
"Scienziati Allarmati dalle Nuove Rilevazioni Termiche Globali: Il Mediterraneo Tocca Vette Mai Viste"

Le acque del nostro pianeta sono sotto osservazione e i risultati non potrebbero essere più inquietanti. Nel 2023, le temperature degli oceani hanno infranto ogni previsione, stabilendo un nuovo record di riscaldamento delle acque, come evidenziato in uno studio di rilievo internazionale, a cui hanno partecipato scienziati anche dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell’ENEA.

Queste acque, che rappresentano una componente vitale del sistema climatico globale, non solo si sono riscaldate pericolosamente ma hanno anche subito un incremento nella stratificazione e nella salinità. Dallo strato superficiale fino alla profondità di 2000 metri, si è registrato un aumento dell’energia termica accumulata tra gli 8 e i 15 ZettaJoule rispetto all’anno precedente. A porre una preoccupante pietra miliare nella storia climatica moderna è il Mar Mediterraneo, che ha spostato l’asticella al valore termico più alto mai registrato dall’inizio delle rilevazioni moderne.

Questi cambiamenti non solo rappresentano un campanello d’allarme per la biodiversità marina, ma portano con sé una catena di ripercussioni climatiche. Il riscaldamento degli oceani contribuisce all’innalzamento dei livelli del mare a causa dell’espansione termica dell’acqua e dello scioglimento dei ghiacciai, minacciando le popolazioni costiere. Inoltre, la maggiore stratificazione dell’acqua può influenzare le correnti oceaniche e, di conseguenza, i sistemi meteorologici globali.

Il fenomeno ha suscitato reazioni accese nella comunità scientifica e politica. Esperti in climatologia urgono a un’azione immediata per mitigare l’impatto delle attività umane sull’aumento della temperatura globale. Le autorità, a tutti i livelli, sono chiamate a una risposta coordinata e decisa per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra e per proteggere i delicati ecosistemi marini dal surriscaldamento che li minaccia.

Il rapporto non solo lancia un ulteriore monito su quanto urgentemente sia necessario reagire al cambiamento climatico, ma pone anche l’accento sull’importanza della ricerca e della sorveglianza costante degli oceani. Attraverso un approccio basato su dati scientifici precisi e aggiornati, solo così si potrà sperare di intervallare efficacemente nella lotta contro il riscaldamento globale. Mentre i leaders mondiali si preparano per i prossimi summit sul clima, questa scoperta reitera che il tempo per un’azione decisa è adesso – o rischiamo di navigare in acque molto più turbolente di quelle che ci aspettiamo.