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Patrimonio mobiliare e Isee, stop all’esclusione automatica di titoli di Stato fino a 50.000 euro senza Dpcm

In ECONOMIA
Gennaio 13, 2024
L'INPS sollecita l'attenzione sui titoli di Stato: saranno ancora parte del patrimonio mobiliare Isee in attesa del decreto.

Nonostante l’annuncio di un cambiamento significativo previsto dalla legge di Bilancio, che dovrebbe riguardare il nucleo finanziario di numerose famiglie italiane, una recente comunicazione da parte dell’INPS chiarisce che non avverranno cambiamenti immediati. La disposizione di escludere dal calcolo dell’Isee i titoli di Stato e alcuni prodotti finanziari sino a un limite di 50.000 euro, è momentaneamente congelata in attesa della formalizzazione del processo attraverso le adeguate modifiche regolamentari.

Questa novità introdotta con l’ultimo aggiornamento della legge di Bilancio, destinata ad incidere sulla determinazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente, comunemente noto come Isee, è soggetta all’adozione di modifiche al regolamento che disciplina tale indicatore economico. Tali modifiche sono ancora in fase di attesa per l’approvazione e la pubblicazione di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) attuativo.

Nel frattempo, l’istituto previdenziale ha ribadito la necessità di continuare a indicare tutti i rapporti finanziari, inclusi i titoli di Stato, nelle Dichiarazioni Sostitutive Uniche (Dsu) presentate a partire dal mese di gennaio. Dunque, almeno fino all’entrata in vigore delle modifiche regolamentari, le condizioni per la valutazione dell’Isee rimarranno invariate, con la conseguente inclusione del patrimonio mobiliare attualmente posseduto dai contribuenti.

È bene sottolineare che l’Isee rappresenta uno strumento fondamentale nella valutazione dell’accesso ai benefici economici erogati dallo Stato, da sostegni per l’istruzione a partecipazioni a bandi per alloggi di edilizia residenziale pubblica, e che la sua accuratezza è essenziale per la corretta allocazione delle risorse statali.

Il messaggio dell’INPS pone in evidenza l’importanza di mantenere aggiornata la situazione patrimoniale e reddittuale all’interno delle proprie Dsu, in modo da riflettere con precisione la realtà economica dei contribuenti. Allo stesso tempo, l’attesa del Dpcm solleva questioni legate al tempismo e all’efficienza delle misure legislative, sollecitando un più rapido processo di adozione delle disposizioni che possano incidere sul benessere economico delle famiglie italiane.

In conclusione, sino all’emanazione del decreto e alla sua entrata in vigore, prevista entro l’anno in corso secondo quanto anticipato dalle autorità, i contribuenti dovranno seguire le attuali indicazioni e attendere per poter beneficiare delle possibili agevolazioni future. Nel frattempo, è consigliabile prestare attenzione ai canali ufficiali per eventuali aggiornamenti, in modo da essere pronti ad adeguare la propria situazione alle nuove disposizioni non appena queste entreranno in vigore.