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Recupero in extremis per il Nikkei, l’immobiliare cinese zavorra i mercati asiatici

In ECONOMIA
Marzo 14, 2024

Le borse asiatiche hanno chiuso l’ultima seduta con una performance mista, delineando uno scenario variegato per gli investitori. In una giornata caratterizzata dal recupero sul filo di lana dell’indice Nikkei di Tokyo, che ha registrato un incremento dello 0,29%, si sono confrontati sentimenti contrastanti che hanno influenzato i mercati della regione.

Il rialzo osservato nella borsa di Tokyo segue un andamento incerto che ha visto l’indice giapponese insidiato dalla pressione esercitata dal comparto tecnologico, subendo l’influsso di una Wall Street altalenante. Il positivo recupero del Nikkei può essere letto come un segno di resilienza in un panorama che per il resto vede prevalere cautela e preoccupazione.

Uno dei principali fattori di pressione sui mercati asiatici è stato identificato nelle nuove turbolenze riguardanti il settore immobiliare cinese. Le difficoltà di questo comparto, da tempo sotto osservazione per i suoi debiti eccessivi e per i rischi sistemici che potrebbe comportare, continuano a rappresentare un’incognita per la salute economica della Cina e, per riflessione, dell’intera regione asiatica. A contribuire al clima di incertezza, si segnalano inoltre le crescenti tensioni politiche tra Pechino e Washington, con la recente proposta di legge americana volta a bandire l’applicazione TikTok, di proprietà di ByteDance, evidenziando nuovi fronti di scontro nel complesso rapporto sino-americano.

Questi fattori di disturbo hanno trovato riscontro nelle performance negative delle piazze finanziarie cinesi, con Shanghai e Shenzhen che hanno ceduto rispettivamente lo 0,18% e lo 0,59%. Anche Hong Kong non è rimasta immune dalle vendite, terminando la seduta con un calo dello 0,78%. In contrapposizione, il mercato azionario di Seul ha offerto una nota positiva chiudendo in rialzo del 0,94%, dimostrando una relativa tenuta di fronte agli eventi che hanno scosso i vicini mercati.

Nel contesto europeo, i future indicano un’apertura senza una direzione precisa, a testimoniare la persistente incertezza che regna sui mercati in attesa di nuovi impulsi annunciati dai dati macroeconomici. Si attendono in particolare le cifre riguardanti l’inflazione spagnola e, dal fronte statunitense, le vendite al dettaglio, i prezzi alla produzione, le richieste di sussidio settimanali e le scorte delle imprese.

Con la divulgazione di questi dati, i mercati potrebbero acquisire nuovi spunti per delineare un trend più definito, ma per ora gli operazioni si muovono in una fase di attesa, con gli indicatori finanziari che continuano a danzare al ritmo di una congiuntura economica incerta e di tensioni geopolitiche in divenire.