84 views 2 mins 0 comments

Robinho condannato a 9 anni: giudice ordina l’inizio immediato della pena

In SPORT
Marzo 22, 2024

La giustizia brasiliana ha decretato il destino di Robson de Souza, noto come Robinho, ex stella del calcio brasiliano nonché ex giocatore di squadre di calibro internazionale come il Milan. Il giudice della Corte Suprema del Brasile, Luiz Fux, ha negato la richiesta della difesa di sospendere l’esecuzione della pena per stupro di nove anni a cui Robinho era stato condannato.

Il caso risale a un incidente del 2013, quando Robinho e altri cinque uomini furono accusati di violenza sessuale ai danni di una giovane donna in una discoteca a Milano, in Italia. Dopo un lungo processo, che ha visto diverse fasi di appello, la Corte di Cassazione italiana ha confermato in via definitiva la condanna del calciatore nel gennaio 2022.

Fino alla decisione del giudice Fux, Robinho aveva evitato l’incarcerazione grazie a vari ricorsi. La sua squadra legale aveva argomentato che l’ex calciatore avrebbe dovuto rimanere in libertà fino all’esaurimento di tutte le possibilità di appello entro il quadro giuridico brasiliano. Questa strategia legale si è infranta contro il recente rifiuto della Corte Suprema.

Con quest’ultima sentenza, la questione sembra avviarsi verso una conclusione. “Respingo la richiesta di misure cautelari e si mantiene l’ordine di detenzione affinché possa iniziare a scontare la pena”, sono state le parole esplicite del giudice Fux, ponendo fine a ogni speranza di dilazione per Robinho e imponendo l’attuazione immediata della condanna.

L’impatto di questa vicenda si estende ben oltre le circostanze personali di Robinho, toccando questioni sensibili come la tutela delle vittime di violenza sessuale e la responsabilità delle figure pubbliche di fronte alla legge. Il caso ha scatenato un dibattito acceso in Brasile, dove Robinho era stato un tempo ammirato come simbolo di eccellenza sportiva e patriottismo, avendo rappresentato la nazionale brasiliana in molteplici occasioni, tra cui due Coppe del Mondo FIFA.

La caduta di Robinho ricorda al mondo che nessuno, indipendentemente dalle sue abilità calcistiche o dalla fama raggiunta, è al di sopra delle leggi e della giustizia. Per le autorità brasiliane e italiane, il caso serve da esempio nel combattere il crimine di violenza sessuale e nell’assicurare che anche i trasgressori altolocati affrontino le conseguenze dei loro atti.