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Sciopero Nazionale nel Terziario: Dipendenti vs Federdistribuzione

In ECONOMIA
Marzo 28, 2024

La quiete apparente che si respirava nei tavoli di negoziazione per il rinnovo del contratto nazionale nel settore terziario è stata bruscamente interrotta. La rottura delle trattative tra i principali sindacati – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – e l’associazione Federdistribuzione ha portato alla proclamazione di otto ore di sciopero per il prossimo 30 marzo, con la previsione di non disponibilità al lavoro anche nei giorni 31 marzo e 1 aprile. La situazione è arrivata a un punto tale da movimentare fortemente il clima lavorativo in Italia, con particolare riferimento al settore del commercio.

I sindacati hanno denunciato le lunghe e ostiche discussioni che hanno caratterizzato l’ormai prolungato confronto con Federdistribuzione. Secondo le rappresentanze dei lavoratori, le pretese di Federdistribuzione sono risultate essere irrealistiche e mirate specificamente a mandare a monte le negoziazioni. La tensione è culminata con l’accusa, da parte dei sindacati, di una “ritrosia patologica” dell’associazione datoriale nel riconoscere adeguati incrementi salariali ai dipendenti delle imprese associate.

La replica di Federdistribuzione non si è fatta attendere: l’associazione ha espressamente manifestato il proprio rammarico per la rottura unilaterale delle trattative, considerando lo sciopero come un atto di grave irresponsabilità e affermando di aver mostrato grande apertura sul fronte salariale. L’intento è stato quello di tutelare il potere d’acquisto dei lavoratori, come dichiarato dall’associazione, che ha inoltre offerto adeguamenti normativi al percorso contrattuale per rispondere ai cambiamenti intercorsi negli ultimi anni nell’organizzazione del lavoro.

Il clima di tensione si percepisce nel tessuto nazionale, con particolare enfasi in Sardegna dove è previsto per sabato 30 marzo un presidio davanti alla prefettura di Cagliari, dalle 10 alle 12. L’iniziativa non prevede cortei, ma piuttosto presidi, flash mob e attività di sensibilizzazione al fine di far luce su una situazione che ad oggi sembra aver raggiunto uno stallo.

L’auspicio espresso da Federdistribuzione è di ritornare quanto prima al tavolo delle trattative, tuttavia esorta le organizzazioni sindacali ad un approccio più costruttivo. Dal canto loro, i sindacati aspettano proposte concrete e una reale considerazione del lavoro che quotidianamente i dipendenti del terziario svolgono, specialmente in un periodo in cui le sfide economiche e sociali richiedono una sempre maggiore attenzione verso il benessere del lavoratore. L’Italia, a fine marzo, si troverà dunque ad affrontare una nuova prova nel dialogo tra sindacati e associazioni datoriali, con l’auspicio che possa presto emergere una soluzione equa e signifacente per entrambe le parti.