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Via libera alla riforma del Testo unico sugli audiovisivi

In POLITICA
Marzo 20, 2024

Il Consiglio dei ministri, dopo un attento esame e confronto con le istanze provenienti dalle commissioni parlamentari, ha dato il via libera in via definitiva alla riforma del Testo unico dei servizi di media audiovisivi (Tusmav). L’approvazione ha segnato il culmine di un iter che ha visto un confronto costruttivo e impegnativo tra vari livelli istituzionali.

Le osservazioni parzialmente recepite rientrano nel quadro di un dialogo aperto tra le commissioni Cultura e Trasporti e telecomunicazioni della Camera e il governo, allo scopo di affinare la normativa e renderla più conforme alle esigenze di un settore in rapida evoluzione come quello dei media audiovisivi. Tuttavia, non sono stati forniti dettagli specifici sulle modifiche accettate o sui punti rimasti inalterati.

La riforma si propone di adeguare il quadro normativo italiano alle sfide poste dall’era digitale e dalla crescente convergenza tra servizi e piattaforme. La modifica del Tusmav riguarda la regolamentazione di aspetti cruciali correlati a produzione, distribuzione e accesso ai contenuti audiovisivi, sia su piattaforme tradizionali, come la televisione, sia su quelle emergenti, come i servizi di streaming online.

Uno degli obiettivi principali è garantire una competizione equa tra tutti gli operatori del settore, includendo nuovi e vecchi player nel rispetto dei principi di liberalizzazione e tutela del pluralismo. Inoltre, la riforma intende assicurare la tutela dei consumatori attraverso misure specifiche che prevedono standard elevati in termini di qualità e diversità dell’offerta, nonché la protezione dei minori da contenuti potenzialmente dannosi.

Un altro punto focale del decreto legislativo riguarda il sostegno all’industria audiovisiva nazionale, attraverso meccanismi di incentivi e finanziamenti volti a promuovere la produzione interna e la diffusione della cultura italiana nel panorama mediatico globale.

Il passaggio definitivo del decreto è dunque un segno importante per l’aggiornamento del settore audiovisivo nel nostro Paese, confermando la volontà del legislatore di tenere il passo con le rapide mutazioni tecnologiche e di mercato. Nei prossimi mesi, sarà essenziale monitorare l’implementazione delle nuove norme e valutare l’impatto che avranno su broadcaster, produttori di contenuti, fornitori di servizi over-the-top (OTT) e soprattutto sugli utenti finali.

Una volta pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto legislativo entrerà in vigore e rappresenterà una nuova pagina per il quadro normativo dei media audiovisivi italiani, con la speranza di incentivare investimenti, innovazione e una maggiore qualità nel settore.