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BCE mantiene i tassi e riduce le previsioni di crescita per l’UE

In ECONOMIA
Marzo 07, 2024

La Banca centrale europea (BCE), nel suo ultimo incontro, ha deciso di non apportare modifiche ai tassi d’interesse, mantenendo il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,50%, quello sui depositi al 4% e quello sui prestiti marginali al 4,75%. Questa pausa segue un ciclo di dieci rialzi consecutivi iniziato nel luglio del 2022, evidenziando un approccio prudente dell’istituto centrale nel contesto di un panorama economico incerto.

La presidente della BCE, Christine Lagarde, ha comunicato che la decisione di non variare i tassi riflette i progressi verso la disinflazione, pur mantenendo un atteggiamento di cautela data l’attuale volatilità economica. In particolare, la BCE ha operato un taglio delle stime sull’inflazione per la zona euro, che ora si prevede scenderà al 2,3% nel 2024, dal 2,7% stimato precedentemente, per poi stabilizzarsi intorno al 2% nei due anni successivi.

Le proiezioni sulla crescita economica per l’area euro sono state riviste al ribasso, attestandosi allo 0,6% per il 2024, rispetto allo 0,8% previsto a dicembre. Sebbene nel breve periodo l’attività economica dovrebbe mantenere ritmi moderati, si prevede una ripresa graduale con un incremento dell’1,5% nel 2025 e dell’1,6% nel 2026. Tale ripresa sarà inizialmente trainata dai consumi e, in una fase successiva, dagli investimenti.

Durante la conferenza stampa, Lagarde ha evidenziato che, nonostante una certa resistenza delle pressioni inflazionistiche, principalmente a causa della crescita dei salari, vi sono indicatori di un rallentamento dell’inflazione. La presidente ha anche accennato alla debolezza dell’attività economica, con consumatori ancora restii a spendere e investimenti e export che si mantengono su livelli moderati, tuttavia i sondaggi suggeriscono un miglioramento graduale grazie al calo dell’inflazione e alla crescita degli stipendi.

Un altro punto cruciale affrontato dalla BCE riguarda l’Unione del mercato dei capitali europea. Il Consiglio direttivo dell’istituzione ha espresso una nuova presa di posizione sull’argomento, sottolineando l’importanza di procedere con maggiore rapidità verso l’unificazione dei mercati finanziari europei, al fine di rafforzare l’economia dell’area e di migliorare il finanziamento delle imprese.

La BCE dunque si mostra cauta, lasciando intatto il panorama dei tassi e chiamando a una rinnovata attenzione sull’integrazione dei mercati finanziari. Le future decisioni dipenderanno dall’andamento dei dati economici che verranno analizzati nei prossimi mesi, con la BCE che si aspetta di avere maggiore chiarezza entro giugno sull’evoluzione della situazione economica.