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Costo del credito al consumo in Italia supera la media UE

In ECONOMIA
Marzo 15, 2024

La Fondazione Fiba di First Cisl ha diffuso un’analisi basata sui dati forniti dalla Banca Centrale Europea, che segnala un’evoluzione differenziata degli oneri finanziari a carico dei consumatori in Europa. Secondo lo studio, nell’ambito del credito al consumo si assiste a una tendenza di rialzi continui, con l’Italia che si distingue per tassi particolarmente onerosi in confronto con i partner europei.

Mentre i tassi sui mutui sembrano aver intrapreso una lieve discesa, dopo il periodo di rincorse sostanziali messe a segno nei mesi più recenti, il costo per acquisire beni e servizi attraverso finanziamenti resta in Italia notevolmente superiore. Il Taeg (Tasso annuo effettivo globale), indice che rappresenta il costo totale del credito per il consumatore, si conferma in Italia al 10,75% per l’anno 2024, ben oltre la media dell’eurozona, attestata all’8,72%.

Va sottolineato che questo divario non è un fenomeno temporaneo, ma piuttosto un segno distintivo stabile del panorama finanziario italiano. A titolo di confronto, in Francia, il Taeg è registrato al 6,58%, marcando così una differenza significativa. Un’altra grande economia del blocco continentale, la Germania, presenta un tasso al 8,73%, quasi in linea con la media europea, ma ancora abbondantemente inferiore a quello italiano.

Un incremento ulteriore è stato rilevato all’inizio del 2024. Partendo dai dati di fine 2023, si è osservato a gennaio un’impennata più marcata dei tassi italiani, con una salita che va dal 10,16% a dicembre al 10,75%, ossia di oltre mezzo punto percentuale in un singolo mese. Tale aumento ha superato di gran lunga le lievi variazioni appena accennate in Francia e in Germania, evidenziando ancora una volta il carico superiore che i consumatori italiani devono sopportare quando si accende un prestito al consumo.

Queste cifre mettono in luce la necessità di riflettere sulle politiche di credito nazionali e sulla struttura del mercato del credito al consumo in Italia. È indispensabile interrogarsi sulle ragioni che stanno alla base di un divario così marcato e sulle possibili iniziative volte a rendere il credito più accessibile e a costi più competitivi, senza compromettere la sostenibilità finanziaria del sistema. Consumatori e istituzioni sono chiamati a un dialogo costruttivo che possa portare a soluzioni efficaci per garantire equilibrio e giustizia in un mercato che ha un impatto notevole sulla vita quotidiana dei cittadini.