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Crisi nella Coalizione di Centrosinistra Lucana: Spunta la Possibilità di un Nuovo Candidato Governatore

In POLITICA
Marzo 14, 2024

In Basilicata, il teatro politico regionale è teatro di una tensione crescente all’interno della coalizione di centrosinistra, a soli due giorni dalla designazione di Domenico Lacerenza come candidato governatore. Mentre l’oculista e direttore della Struttura interaziendale complessa di Oculistica dell’azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza è già all’opera, con un confronto programmato con il Pd, il Movimento 5 Stelle e le altre forze politiche progressiste, le voci di un potenziale colpo di scena si susseguono insistenti.

La candidatura di Lacerenza, pugliese di Barletta ma in Basilicata da oltre un quarto di secolo, sembrava avere consolidato l’unità del fronte composto da Pd, M5S, Avs e +Europa, oltre a godere del consenso di Basilicata Casa Comune. Tuttavia, il dissenso di Italia Viva e di Azione, emerso in seguito alla decisione, ha aperto nuovi scenari, con il capogruppo di Iv alla Camera, Davide Faraone, che ha definito il metodo scelto da Pd e M5S come “inaccettabile”.

Carlo Calenda, leader di Azione, non ha nascosto il proprio disappunto nei confronti del M5S, che ha descritto come l’artefice di un’azione esclusiva nei confronti di Azione. Calenda contempla l’evento imminente di una visita in Basilicata ricordando il notevole sostegno ottenuto in regione nel corso delle ultime elezioni politiche.

Il clima di tensione si è accentuato durante la presentazione del libro “Capocrazia” a Roma, quando Romano Prodi ha rivolto parole nette a Giuseppe Conte, esortando alla necessità di accordo se si desidera ottenere la vittoria. Conte, a sua volta, ha rilasciato una dichiarazione focalizzata sulla difficoltà di lavorare con leader che ambiscono piuttosto a distruggere il M5S anziché proporre una competizione leale.

Disagio e malumori sono palpabili anche all’interno del Partito Democratico, in particolare legati all’esclusione delle forze moderate dalla decisione. Sebbene il Pd abbia espresso apertura a un potenziale allargamento della coalizione, le assenze di rappresentanti di Azione e Italia Viva durante incontri cruciali suggeriscono un dialogo interrotto.

Il contesto è ulteriormente complicato dai sostenitori del non candidato Angelo Chiorazzo, che resistono alla scelta fatta e potrebbero portare a ricadute sulle liste candidati per il consiglio regionale. In questo panorama critico, la scadenza del 23 marzo per la presentazione delle liste si avvicina, e un passo indietro di Lacerenza potrebbe diventare il nodo cruciale per una svolta inaspettata nella corsa alla presidenza della Regione Basilicata da parte del centrosinistra.

Nonostante la possibilità di cambiamenti all’ultimo momento, Domenico Lacerenza mantiene una posizione basata sul dialogo e il principio programmatico, con una visione che trascende la logica del semplice vincere o perdere. La sua apertura al confronto riflette un impegno espresso per attrarre anche coloro che si sono allontanati dalla politica, ma sarà sufficiente a mantenere la coalizione unita e competitiva contro il centrodestra, che già si mostra solidale intorno alla figura di Vito Bardi? La situazione resta fluida e richiederà manovre abili e rapide da tutti gli attori coinvolti per affermare una direzione vincente in vista del appuntamento elettorale del 21 e 22 aprile.