
Nella cornice festiva delle celebrazioni di San Nicola, la città di Bari ha intrapreso un significativo passo avanti nella diplomazia internazionale mettendo in moto il processo di gemellaggio con la città ucraina di Mykolaiv. La cerimonia di firma della lettera di intenti, che ha visto la partecipazione dei sindaci Antonio Decaro e Oleksandr Syenkevych, è andata in scena questa mattina presso l’aula consiliare del Municipio di Bari.
L’incontro non è stato solo un formale scambio di documenti, ma un’occasione di profondo significato culturale e simbolico, con la presenza di figure chiave come Maksym Kovalenko, console generale dell’Ucraina a Napoli, e altri sindaci legati da relazioni di amicizia con il capoluogo pugliese. La scelta della data non è casuale: la festività di San Nicola rappresenta un punto di incontro molto sentito, un patrimonio condiviso di valori, tradizioni e storia.
Antonio Decaro ha sottolineato come San Nicola, patrono della città di Bari e figura venerata in molteplici paesi, simboleggi l’unione e l’accoglienza tra i popoli. Le reliquie del santo, custodite a Bari, sono un simbolo di pace che trascende le barriere geografiche e linguistiche. Con il gemellaggio, Bari e Mykolaiv mirano a promuovere una collaborazione incentrata sui principi di solidarietà e sostegno reciproco, soprattutto in un periodo in cui l’Ucraina vive una situazione di crisi e instabilità a causa dei conflitti.
Dal canto suo, il sindaco di Mykolaiv, Oleksandr Syenkevych, ha condiviso le sfide che la sua città ha affrontato nel respingere l’aggressione nel Sud dell’Ucraina. Con 265 giorni sotto bombardamento solo nel primo anno di guerra, e la perdita di 165 cittadini, Mykolaiv ha subito danni significativi. Syenkevych ha espresso il sentimento che anche in quei momenti bui, una forma di protezione spirituale potesse essere stata presente, un tributo alla figura di San Nicola.
L’appuntamento è stato arricchito da un caloroso scambio di doni: un pumo pugliese da parte di Decaro, un libro insieme a un dipinto che ritrae un tramonto di Mykolaiv da parte di Syenkevych. Questi gesti hanno simboleggiato un nuovo inizio, una promessa di cooperazione futura.
Questo gemellaggio non è solo una firma su carta, ma l’inizio di una possibile serie di iniziative congiunte in ambito culturale, educativo e sociale che potrebbero beneficiare entrambe le comunità. La decisione di unire queste due città attraverso il gemellaggio risponde all’esigenza di tessere una rete sempre più densa di alleanze globali, basate sul rispetto e sul mutuo aiuto.
Nel contesto attuale, caratterizzato da tensioni internazionali e crisi umanitarie, esempi come questo sottolineano quanto sia vitale per le città del mondo aprire canali di dialogo e sostegno reciproco. Bari e Mykolaiv stanno dimostrando che le alleanze possono superare le distanze geografiche e diventare un faro di speranza per un futuro collaborativo e pacifico.