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Daspo Immediati al Massimino: la nuova misura del Questore di Catania

In SPORT
Marzo 04, 2024

Nei pressi dello stadio Angelo Massimino a Catania, si svolge una svolta significativa nella sicurezza degli incontri calcistici. Sulla scia di una sempre più accentuata necessità di vigilanza negli eventi sportivi, il Questore di Catania, Angelo Bellassai, ha introdotto una misura che permette l’emissione dei Daspo, i provvedimenti di divieto di accedere agli eventi sportivi, in tempo reale.

Tradizionalmente, l’emissione dei Daspo avveniva dopo un iter burocratico che seguiva l’identificazione della violazione. Tuttavia, con le nuove direttive del Questore, le forze di polizia specializzate nella divisione Anticrimine vengono ora schierate direttamente all’interno e nelle vicinanze dello stadio, equipaggiate per emettere i provvedimenti in concomitanza con gli eventi di calcio.

Il provvedimento, che il Questore Bellassai afferma essere motivato dal desiderio di “rendere più incisiva ed efficace l’attività di prevenzione”, ha già trovato applicazione. Durante i controlli precedenti alla partita Catania-Monterosi, valida per il campionato di Serie C, un giovane tifoso è stato sorpreso in possesso di un fumogeno, violando così le norme di sicurezza dello stadio.

All’individuo è stata prontamente inflitta una sanzione: denunciato, si è visto notificare dal personale Anticrimine un Daspo valido per un anno. In questo modo viene impedito all’infrattore di partecipare a qualsiasi manifestazione sportiva sul territorio nazionale per la durata del provvedimento. A convalidare immediatamente il Daspo è stata la presenza in loco degli agenti, che hanno applicato il regolamento senza indugi.

Questo innalzamento di rigore nelle procedure di sicurezza rispecchia l’esigenza di fronteggiare con immediatezza gli atti di indisciplina e potenziale pericolosità nel contesto sportivo, dove l’emozione della competizione talvolta sfocia in gesti irragionevoli e pericolosi. Gli addetti ai lavori considerano questo nuovo approccio una forma dissuasiva potente che, sperano, possa ridurre gli episodi di violenza e disordine, tutelando sia gli spettatori sia l’integrità del gioco e dei suoi partecipanti.

Il sistema di controllo implementato a Catania potrebbe costituire un modello da esportare in altri contesti calcistici italiani, qualora la misura si rivelasse efficace nel mantenere un ambiente più sicuro e controllato negli stadi. Certo è che, mentre il dibattito sull’equilibrio tra sicurezza e libertà personale continua, l’iniziativa catanese sarà oggetto di attenzione e, probabilmente, di ulteriori sviluppi nel prossimo futuro.