145 views 2 mins 0 comments

Il Ministero della Cultura specifica: Nessuna bocciatura per la legge sulla Riserva del Borsacchio

In POLITICA
Marzo 07, 2024

Recentemente sono circolate delle notizie riguardo una presunta bocciatura da parte del Ministero della Cultura (MiC) della legge regionale dell’Abruzzo, che riguarda la gestione della Riserva naturale del Borsacchio. In risposta a queste voci, il Ministero ha chiarito la sua posizione attraverso una nota ufficiale, negando decisamente tali supposizioni e spiegando la natura del suo intervento.

Il MiC ha affermato che non ha espresso alcun giudizio di costituzionalità — competenza che non gli appartiene — né ha bocciato la legge. Al contrario, sta avviando una fase di interlocuzione, come è prassi consueta nei rapporti tra le amministrazioni statale e regionale. Quest’approccio evidenzia un processo normale e costruttivo che mira a favorire il dialogo e la massima condivisione istituzionale.

La fase di interlocuzione è descritta dal Ministero come un passaggio di “dialettica procedurale” che è in linea con il trattamento riservato ad altre recenti legislazioni regionali, citando esempi di leggi pugliesi e liguri. In questi casi, è stata seguita la stessa prassi, la quale ha portato a dei risultati positivi nell’ambito dei confronti tra l’Ente centrale e quelli periferici.

Il MiC ribadisce la propria apertura al dialogo e sottolinea l’importanza di lavorare in maniera coordinata con la Regione Abruzzo, che è direttamente interessata alla legge in questione. Questo periodo di dialogo preliminare è quindi visto come un’opportunità per raggiungere un’intesa che soddisfi tutte le parti coinvolte, garantendo la tutela del patrimonio naturale e culturale.

La Riserva naturale del Borsacchio, oggetto del dibattito legislativo, è un’area di rilevante interesse ambientale, che necessita di una regolamentazione attenta nel bilanciare la protezione della biodiversità e le esigenze locali di sviluppo economico e turistico. La collaborazione tra le istituzioni è quindi cruciale per assicurare che ogni misura adottata sia efficace e rispettosa dei precetti giuridici superiori.

Il Ministero smentisce le voci di dissenso quindi con il tono di chi, lungi dall’esercitare un ruolo censorio, adempie a una funzione di garanzia e supporto nello sviluppo delle normative regionali. Resta da attendere come si evolverà questo processo di confronto e quali saranno le eventuali modifiche o integrazioni alla legge, con la speranza di un esito che sia, come dichiarato, saldamente orientato al bene comune.