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Il Rallentamento degli Investimenti Privati nel 2024: Analisi e Implicazioni

In ECONOMIA
Maggio 14, 2024

Il 2024 si prospetta come un anno di sfide significative per gli investimenti privati in Italia. Secondo Mario Rocco, valuation, modelling and economics leader di EY in Italia, i principali motori di questa frenata sono il termine di alcuni incentivi cruciali, un aumento del costo del denaro e l’incertezza persistente nel panorama geopolitico. Questa anticipazione è stata rivelata da Rocco durante il convegno “Tassi delle banche centrali in discesa, ma quando e con quale ritmo?”, evento co-organizzato da EY e Oxford Economics.

Il ritiro graduale degli incentivi era inevitabile, ma porta con sé l’importante sfida di sostituire questi stimoli con nuove politiche che possano incentivare la ripresa degli investimenti privati senza un impatto significativo sull’equilibrio dei conti pubblici. Il costo crescente del denaro, risultato delle politiche restrittive adottate dalle banche centrali per contrastare l’inflazione, rappresenta un’altra barriera non trascurabile, incidendo negativamente sulla capacità delle imprese di finanziare nuovi progetti e espansioni.

Nonostante questi ostacoli, Rocco evidenzia alcuni segnali positivi, come la discesa dell’inflazione che dovrebbe, teoricamente, migliorare i salari reali e, di conseguenza, sostenere i consumi delle famiglie. Tuttavia, prevede che i consumi rimarranno comunque moderati. Un ulteriore segno positivo è la prospettiva di una disoccupazione che continuerà a ridursi, mantenendosi stabilmente sotto l’8%, indicativo di un mercato del lavoro resiliente.

L’importanza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è enfatizzata come un elemento chiave per il rafforzamento economico dell’Italia a medio-lungo termine. Questo vasto piano di investimenti pubblici è visto come una leva critica per migliorare l’infrastruttura del paese, incentivare l’innovazione e, infine, aumentare la competitività generale della economia italiana. La produttività rimane un problema importante per l’Italia, ma il PNRR rappresenta una speranza tangibile per superare anche questa sfida storica.

Mario Rocco ha anche toccato il tema della fiducia di consumatori e imprese, sottolineando un graduale ritorno ai livelli pre-Covid, ancorché i livelli pre-pandemia non siano stati ancora pienamente raggiunti. Questo ritmo di recupero, sebbene lento, è un indicatore importante dell’umore generale del settore economico e della popolazione, fungendo da termometro per la robustezza della ripresa in corso.

In conclusione, il 2024 sarà un anno di equilibri delicati per l’economia italiana. La capacità di navigare la fine degli incentivi, il costo crescente del denaro e l’instabilità geopolitica sarà determinante. Allo stesso tempo, l’utilizzo efficace del PNRR e la gestione delle politiche macroeconomiche rivestiranno un ruolo cruciale per garantire che questi ostacoli si trasformino in opportunità di crescita e innovazione per il futuro del paese. Le prossime mosse saranno, quindi, decisive per definire la traiettoria economica dell’Italia nel medio termine.