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Indagine sulla cessione del Milan: nel mirino i rapporti fra Elliott e RedBird

In SPORT
Marzo 12, 2024

La vendita del Milan da parte del fondo Elliott alla RedBird di Jerry Cardinale appare sempre più avvolta in un vortice giuridico e investigativo. La Procura di Milano ha messo nel mirino l’amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, e il suo predecessore, Ivan Gazidis, con l’accusa di ostacolo alla vigilanza della FIGC nell’inchiesta sulla cessione del club. Questa nuova fase dell’indagine si concentra su presunte mancanze nella comunicazione dell’effettiva titolarità del Milan.

La Guardia di Finanza ha eseguito perquisizioni nella sede del club e nelle abitazioni delle figure chiave coinvolte, acquisendo documenti rilevanti per l’inchiesta condotta dai pm Giovanni Polizzi e Giovanna Cavalleri del Nucleo speciale di polizia valutaria della Gdf. La mossa segue una serie di operazioni analoghe svolte nell’aprile scorso in Lussemburgo, centro nevralgico di società legate alla proprietà del Milan.

Dall’inizio dell’indagine emerge il sospetto che, nonostante la dichiarazione ufficiale della vendita del club al fondo RedBird, il fondo Elliott possa ancora esercitare un controllo sostanziale sul Milan. Un aspetto che, se confermato, potrebbe configurare una violazione dei regolamenti UEFA relativi al conflitto di interessi, in quanto Elliott avrebbe influenza anche sul LOSC Lille, altro club iscritto a competizioni europee.

Il club rossonero, acquistato da Elliott nell’agosto 2022 per oltre un miliardo di euro, potrebbe essere stato ceduto senza una trasparente comunicazione alla FIGC e, peggio ancora, con certi dettagli volutamente omessi o distorti. I pm ipotizzano che la struttura finanziaria dell’accordo di vendita includa un prestito del venditore (vendor loan) che consentirebbe ad Elliott di trattenere una parte della proprietà del Milan, sollevando dubbi sull’autenticità del passaggio di proprietà.

Le indagini hanno inoltre messo in luce possibili trattative fra il Milan e investitori arabi per una vendita di quote del club, rivelando una fitta rete di relazioni e transazioni che richiede ulteriori approfondimenti.

In mezzo a queste tempeste legali, la società AC Milan si dichiara parte terza e non coinvolta direttamente nell’indagine, pur confermando la propria disponibilità a collaborare con le autorità per fare luce sui fatti. Mentre l’inchiesta procede, la tifoseria e il mondo del calcio osservano con incertezza l’evolversi di una vicenda che potrebbe avere significative ripercussioni sul futuro del club e dell’integrità sportiva in generale.