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Lagarde prevede la discesa dell’inflazione ma il taglio dei tassi richiede ancora tempo

In ECONOMIA
Febbraio 15, 2024
La Presidente della BCE enfatizza una cautela nella politica monetaria nonostante i segnali di disinflazione per il 2024.

La disinflazione inizia a manifestarsi nei dati economici dell’Eurozona, un segnale positivo per le economie del blocco che sono state alle prese con un’inflazione elevata. Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea (BCE), durante il suo intervento alla commissione Affari Economici e Monetari dell’Eurocamera, ha parlato di una progressiva diminuzione del livello generale dei prezzi. Sebbene queste indicazioni siano promettenti, suggerendo un miglioramento per il prossimo anno, la strada verso la stabilità dei prezzi è ancora irto di incertezze.

Lagarde ha messo in rilievo il processo di disinflazione in corso che dovrebbe ancorarsi ulteriormente nel 2024. Tuttavia, per quanto riguarda i tassi di interesse, un importante strumento di politica monetaria, ha evidenziato la necessità di un approccio ancorato ai dati per valutare il livello e la durata de ‘le restrizioni’ – parole usate per definire probabilmente il rafforzamento o il mantenimento delle attuali politiche tese a contenere l’inflazione.

Un aspetto cruciale che emerge dal discorso della Presidente della BCE è legato alla solidità della trasmissione della politica monetaria, che comprende la capacità della BCE di influenzare l’inflazione attraverso la modifica dei tassi d’interesse. La domanda fondamentale rimane: quel 2% di inflazione, che rappresenta l’obiettivo di stabilità dei prezzi, è un obiettivo facilmente raggiungibile o ci sono ostacoli lungo il cammino che richiedono ulteriori analisi e cautela?

“Siamo fiduciosi nella direzione intrapresa, ma al momento non possediamo una certezza sufficiente per attestare la durabilità di questo risultato”, ha detto Lagarde, introducendo un tono di prudenza nell’ottimismo generale.

Quello che si può trarre dalle parole di Lagarde è un messaggio di cautela e di ponderazione. Un invito alla pazienza per stakeholders e cittadini, il cui sfondo è costituito da un contesto economico globale ancora pieno di sfide e incertezze. D’altra parte, l’approccio cautelativo della BCE viene inteso come una tutela contro possibili inversioni di rotta che potrebbero pregiudicare la stabilità finanziaria della zona euro.

In concreto, ciò significa che le attuali politiche, caratterizzate da tassi d’interesse più elevati per frenare l’inflazione, avranno una durata che non può ancora essere quantificata. La BCE si aspetta segnali più forti e univoci prima di procedere a un’allentamento della politica monetaria.

Mentre gli osservatori e gli analisti esaminano i dati e previsioni, gli effetti delle decisioni di politica monetaria continueranno a influenzare economie e consumatori. È dunque un momento di sospensione, di attesa di ulteriori conferme, in cui la BCE si muove con circospezione, valutando ogni passo per evitare di compromettere i progressi fatti e per guidare la zona euro verso un percorso di ritrovata stabilità e crescita economica.