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L’Italia e i nuovi scenari internazionali.

In ATTUALITA', OPINIONE
Novembre 12, 2024
Il punto della situazione di Domenico Salerno…..

Due eventi risultano estremamente significativi in questi giorni, proprio perché si realizzano immediatamente dopo l’elezione di Donald Trump a nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America: la visita del Presidente Mattarella in Cina e la Conferenza a Roma organizzata dalla Banca d’Italia con la Banca Mondiale incentrata sul Piano Mattei di ispirazione italiana.  Può essere considerata specificamente voluta la circostanza che, la visita del Presidente Mattarella in Cina, che avviene poco dopo quella della Presidente Meloni, si stia verificando in questi giorni e proprio all’indomani dell’elezione di Trump. Il segnale è evidente e raccoglie pienamente le valutazioni espresse dal Premier cinese secondo il quale con l’elezione di Trump si stanno realizzando nuovi scenari di equilibrio nei rapporti internazionali.   In pratica la Cina rivendica una posizione di riequilibrio rispetto agli Stati Uniti nei rapporti di forza mondiali: con Cina, Corea del Nord, India e Russia il mondo non è più a trazione statunitense, con l’Europa anello debole dell’Occidente.  Realisticamente l’Europa e l’Italia in particolare, le cui esportazioni negli Usa costituiscono la maggiore quota di fatturato, non potranno che risentire della politica protezionistica che il nuovo Presidente vorrà instaurare.   L’Europa e soprattutto l’Italia devono assolutamente guardare con attenzione agli altri Paesi del blocco anti Usa per poter continuare ad avere mercati in grado di assorbire il surplus produttivo dei Paesi del vecchio continente.  Fortunatamente il governo Meloni, con l’appoggio del Presidente Mattarella, ha colto opportunamente il significato di questo momento storico internazionale ed il tentativo di stabilire proficui rapporti bilaterali con la Cina, all’indomani del voltafaccia italiano con l’abbandono del progetto della “via della seta” può essere una strada che garantisca alle aziende italiane di poter sperare in un miglioramento delle esportazioni verso la Cina e i suoi alleati.  E’ da augurarsi che la sinistra italiana non continui a remare di fatto contro gli interessi dell’Italia intera e faccia ammenda degli errori commessi che sono tanti.  Adesso la sinistra dovrà rimpiangere l’antiamericanismo che l’ha sempre caratterizzata, laddove gli Stati Uniti in campo economico saranno in parte soppiantati da Paesi nei quali la democrazia, le libertà e i diritti  umani sono molto compressi. Sempre la sinistra, e ci riferiamo anche al caso Trump, dovrebbe anche riconoscere che la violenza verbale e nei comportamenti collettivi e l’aiuto di una magistratura politicizzata, oggi non garantisce più la vittoria elettorale. I cittadini, in Italia come negli altri Paesi, non riconoscono più l’egemonia politica di magistrati al servizio di una ideologia dimentichi del loro dovere di  imparzialità.  Altro punto a favore, molto importante dell’attività svolta dal governo Meloni, è costituito dall’interesse e  dai progetti che l’Italia sta implementando relativamente ai rapporti con i Paesi africani ed il Piano Mattei  ne è la plateale conferma. Nella conferenza che si sta svolgendo a Roma, organizzata dalla Banca Mondiale e dalla Banca d’Italia incentrata sul Piano Mattei, si stanno celebrando le positività dell’azione italiana rispetto ad un reale, equo e sostenibile sviluppo dei principali Paesi del continente africano e che porterà vantaggi economici, nei limiti dell’equo e solidale anche all’Italia che risulta essere la protagonista di questa progettualità. La Banca Mondiale ha accolto con favore il progetto italiano tanto da assumere l’impegno di finanziarlo in maniera significativa, facendo ricordare lo sforzo economico determinante che la stessa istituzione realizzò negli anni del post seconda guerra mondiale per la ricostruzione economica dell’Italia e del contributo alla nostra Cassa per il Mezzogiorno che l’attuale Governatore della Banca d’Italia ricorda sempre perché voluta, ideata e organizzata dall’allora Governatore Donato Menichella.  Anche sul Piano Mattei ci dobbiamo augurare che il Governo Meloni non sia costretto a remare contro  tutta la sinistra che, proditoriamente e senza alcuna considerazione per il bene comune, minaccia di farne terreno di battaglia.

di Domenico Salerno